The Mantuan Roundel: l'opera del
viadanese Cavalli va a New York
Il tondo bronzeo è stato esposto nella sala 536 del Metropolitan Museum of Art di New York, che lo ha acquistato per una cifra davvero notevole, ossia 23 milioni di dollari. Il viadanese Cavalli fu orafo, scultore, incisore e medaglista e lavorò per i Gonzaga alla fine del 1400.

Da Viadana a New York: attraversando i secoli ma non perdendo valore, anzi guadagnandone. E la vicenda che si lega al tondo bronzeo, di età rinascimentale, realizzato dal viadanese Gian Marco Cavalli, non noto forse come un’altra figura artistica del calibro di Andrea Mantegna, ma che proprio per il Mantegna ha lavorato, incidendone le stampe.
Il tondo bronzeo è stato esposto nella sala 536 del Metropolitan Museum of Art di New York, che lo ha acquistato per una cifra davvero notevole, ossia 23 milioni di dollari. Il viadanese Cavalli fu orafo, scultore, incisore e medaglista e lavorò per i Gonzaga alla fine del 1400. Il tondo è denominato “The Mantuan Roundel” ma i musei italiani lo hanno completamente snobbato.
Cavalli in questa opera, patrocinata da Isabella d’Este, mostra quattro figure mitologiche, ossia Venere, Marte, Amore e Vulcano, e il suo tondo – oltre che in bronzo – è realizzato con intarsi d’argento. Il tondo conserva ancora l’anello di sospensione che consentiva di appenderlo a una parete.
G.G.