Cronaca

Rotary CVS: dall'evergreen Aurelio
Soncini buon consiglio ai giovani

Ecco quindi il monito che Soncini lancia: fare esperienza, specializzarsi in ciò che il Mercato chiede, conoscere davvero e a fondo la materia studiata, e non aver paura dei sacrifici, chè nulla è scontato, nulla è dovuto

Da poveraccio emigrante a dirigente della Texaco in Venezuela: la grinta, lo spirito di sacrificio, la voglia di emergere non sono mai mancati all’ultranovantenne viadanese Aurelio Soncini, relatore alla prima conviviale del nuovo anno rotariano del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, ora presieduto da Vittorio Bortolotti, nella serata del 19 settembre. Istruttore di karate, gestore di palestre, allenatore e dietista negli ultimi anni, Soncini non dimentica un giorno della sua pericolosa e difficile esperienza di oltre 20 anni nel Paese sudamericano, che gli ha però concesso di “fare fortuna”, per tornare a Viadana, costruirsi una casa e permettersi la prima televisione e il primo telefono di tutta la città, al fianco dell’amata moglie Lena con cui ha avuto tre figli. I suoi ricordi sono stati messi a confronto con le aspirazioni e i sogni dei ragazzi di oggi, che Soncini approccia con discrezione alle fermate degli autobus per capire quali siano le loro priorità: ascoltandoli, emergono la voglia di fare soldi, l’impegno di studiare quel minimo che basta per avere un diploma o una laurea, l’ambizione di una vita professionale facile. Ecco quindi il monito che Soncini lancia: fare esperienza, specializzarsi in ciò che il Mercato chiede, conoscere davvero e a fondo la materia studiata, e non aver paura dei sacrifici, chè nulla è scontato, nulla è dovuto.

Più volte nella sua relazione Soncini ha rivolto il suo ringraziamento sentito a Enzo Rosa, medico viadanese da pochi mesi in pensione, per quanto ha fatto per lui, la sua famiglia e per tutta la città in tanti anni di servizio; e lo stesso Rosa, intervenendo nel dibattito insieme a Bortolotti e alla dottoressa Lidia Anghinoni (vice procuratore onorario presso la Procura di Mantova), ha ribadito l’importanza della formazione individuale: “I giovani devono studiare: non solo per trovare un lavoro, ma perché lo studio ti apre la mente, e con la mente aperta…puoi fare tutto. E poi credere in se stessi: tu, Aurelio, hai creduto nel tuo sogno e hai fatto l’impossibile per realizzarlo, nonostante tanti dubbi e tante cadute”.

Insieme ai soci, alla conviviale erano presenti fra gli altri la presidente Inner Wheel CVS Anna Maria Bianchi, il presidente Rotaract Sebastiano Fortugno, il past president Vincenzo Corbisiero, il magg. Gabriele Schiaffini, il magg. Fabrizio Liberati, il luogotenente Massimiliano Burroni, comandanti rispettivamente della compagnia dei Carabinieri di Lodi e di Casalmaggiore e della Stazione di Viadana, i familiari di Aurelio Lucy, Henry e Rossana, l’ing. Luca Ferri, il luogotenente Enrico Ponzi ed Alessandra Bini.

Letizia Frigerio

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