ultime bottegaie casalesi
situazione da terzo mondo'
di aiuti per il territorio
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Si era temuto il peggio per un 32enne residente nella bassa reggiana la cui auto è stata recuperata oggi dai sommozzatori dei vigili del fuoco a Boretto, in prossimità del ponte che unisce la sponda reggiana con quella mantovana. Poi, fortunatamente tutto si è chiuso nel migliore dei modi. L’intervento è scattato nel pomeriggio, quando ai Carabinieri, poco dopo le 15, è giunta segnalazione di un auto che si era inabissata nelle acque. A vederla, a distanza, un uomo del luogo che aveva dato subito l’allarme. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono giunti poco dopo i sommozzatori e i carabinieri della Compagnia di Guastalla guidati dal comandante Luigi Regni. I sommozzatori, calatisi appena giunti sul posto, hanno visto che l’auto era chiusa, e che a bordo sembrava non esservi nessuno. Tiratala a riva l’ipotesi è diventata certezza ma del proprietario non vi era nessuna traccia. 32enne, con problemi alle spalle, sono scattate immediatamente le ricerche nel circondario. L’uomo – che la sera prima aveva discusso con i genitori, ed era anche per quello che si era temuto il peggio – è stato rintracciato, verso le 17, dai carabinieri in un bar appena fuori Boretto in stato confusionale ed è stato convinto ad andare in ospedale dove è stato ricoverato in psichiatria per accertamenti.
N.C.