Navarolo, due nuove idrovore nel
100esimo compleanno della bonifica
L’importanza del Consorzio Navarolo - e dei consorzi di bonifica in generale - si è vista in quest’estate così critica per l’agricoltura e non solo, come Guglielmo Belletti, presidente del consorzio e che ha accolto diversi amministratori dei comuni del Cremonese e del Mantovano serviti, ha rimarcato. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Due festeggiamenti in uno: il primo legato a una ricorrenza speciale, ossia i 100 anni dell’istituzione delle bonifiche, che vennero inaugurate a San Donà di Piave nel 1922, appunto, coinvolgendo sia ingegneri veronesi che mantovani e dando il via ad una stagione che ha fatto grande pure il Consorzio di Bonifica del Navarolo, rimarcandone l’importanza.
Il secondo invece legato a due nuove pompe idrovore, giunte grazie a fondi pubblici e al progetto curato dal consorzio stesso e inaugurate nell’impianto di San Matteo delle Chiaviche, il principale dei tre utilizzati dal Navarolo: due pompe che mantengono inalterato il totale (di sette), dato che si è proceduto a una sostituzione ma che, al contempo, consentiranno ora di avere minor consumo energetico e maggiore resa, grazie a tecnologie migliorate e all’avanguardia.
L’importanza del Consorzio Navarolo – e dei consorzi di bonifica in generale – si è vista in quest’estate così critica per l’agricoltura e non solo, come Guglielmo Belletti, presidente del consorzio e che ha accolto diversi amministratori dei comuni del Cremonese e del Mantovano serviti, ha rimarcato.
G.G. (video TeleMantova)