ATS Valpadana, protocollo con UISP
per gruppi di cammino e Piedibus
“L’ATS della Val Padana è sempre in prima linea nel promuovere azioni che favoriscano l’attività motoria, fondamentale per uno stile di vita salutare - afferma il Direttore Generale Salvatore Mannino -. Camminare rappresenta il modo più semplice ed economico per contrastare l’insorgere di patologie legate alla sedentarietà
Sviluppare nuove sinergie per migliorare l’efficacia delle attività di prevenzione e promozione della salute; favorire stili di vita salutari; migliorare il benessere psico-fisico e relazionale dei cittadini. Sono solo alcuni degli obiettivi contenuti nel protocollo d’intesa sottoscritto oggi, venerdì 16 settembre, dal Direttore Generale di ATS della Val Padana – Salvatore Mannino, dalla Presidente UISP Lombardia – Geraldina Contristano e dalla Presidente UISP Cremona – Anna Feroldi: attraverso nuove collaborazioni con le realtà sportive del territorio, verrà ampliata la rete di Gruppi di Cammino e di Piedibus, strumenti efficaci per incentivare l’attività motoria nella popolazione, in particolare anziani e malati cronici.
Tra gli impegni assunti dai firmatari, ATS provvederà a: realizzare un’anagrafe dei Gruppi di Cammino e dei Piedibus “qualificati” della rete, georeferenziandoli sul territorio con riferimenti operativi e di attività; incentivare la prescrizione di attività motoria e stili di vita salutari da parte di Medici di Medicina Generale, Pediatri di Famiglia e Specialisti in un’ottica di presa in carico; fornire supporto tecnico-scientifico; raccogliere ed elaborare dati sanitari (pressione, peso/altezza, indice di Massa corporea) per facilitare il monitoraggio individuale e valutare il progetto.
Spetterà invece a UISP il compito di definire e creare percorsi protetti, favorire il reclutamento di volontari come Walking Leader (conduttori dei Gruppi di Cammino), promuovere sul territorio le varie iniziative, coinvolgendo la cittadinanza, le associazioni, i Medici di Medicina Generale e le farmacie. UISP Cremona supporterà l’ATS della Val Padana anche nell’implementazione di progetti, programmi e iniziative di piazza per favorire azioni orientate all’attività fisica per tutti.
Il protocollo, di durata triennale, segna un ulteriore potenziamento del progetto Gruppi di Cammino e Piedibus, una delle attività prioritarie della Struttura Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali guidata da Laura Rubagotti; il progetto, peraltro, condotto in stretta collaborazione con i Comuni, rientra nelle azioni di “Urban Health” che possono vantare un impatto reale e positivo sulla salute e sulla qualità della vita, esemplificando l’importanza del legame tra il benessere fisico, mentale e sociale di una persona e la città in cui vive.
“Il Protocollo firmato con ATS Val Padana rimarca una collaborazione che UISP ha già portato avanti sul territorio di Cremona negli ultimi anni grazie alla Corsa Rosa”. – spiega Anna Feroldi, Presidente di UISP Cremona, insieme a Geraldina Contristano, Presidente UISP Lombardia – “La firma segna un primo passo per auspicabili nuove collaborazioni volte a promuovere stili di vita attivi, in modo da ampliare le attività e la comunicazione ai cittadini su come una costante attività motoria sia fondamentale per uno stile di vita sano. La promozione dello sport per tutti, nessuno escluso, è infatti da 75 anni la mission di UISP.”
“L’ATS della Val Padana è sempre in prima linea nel promuovere azioni che favoriscano l’attività motoria, fondamentale per uno stile di vita salutare – afferma il Direttore Generale Salvatore Mannino -. Camminare rappresenta il modo più semplice ed economico per contrastare l’insorgere di patologie legate alla sedentarietà; del resto, è scientificamente dimostrato come siano sufficienti 30 minuti di cammino regolare al giorno per stare meglio e vivere più a lungo. Inoltre, i Gruppi di Cammino e i Piedibus hanno un forte tratto di socialità, promuovendo le relazioni tra le persone e rallentando la perdita di capacità cognitiva. Per questo, riteniamo sia essenziale un sempre maggiore inserimento di questa e di altre buone pratiche di prevenzione, tra le prescrizioni del medico curante nella presa in carico dei propri pazienti.”
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