Opinioni

Casa Giardino, andate a prendervi
anche voi un poco di tenerezza

Casa Giardino ha bisogno di aiuto: può essere anche e solo la presenza, può essere anche e solo la compagnia. Può essere qualunque cosa. L'avvertenza è che non vi è in palio nessuna ricompensa in denaro. Ma le tante piccole lezioni di vita non valgono tutti i soldi del mondo

Sembra un quadro, e non lo è. E’ un istante, tra i tanti, che si possono cogliere a Casa Giardino, in strada Salde a Casalmaggiore. Un istante di infinita tenerezza. Sembra semplice riuscire ad entrare nel cuore dei ragazzi e delle ragazze della struttura che accoglie individui con tante storie diverse. Non lo è, non lo è affatto. Il difficile è il non farsi schiacciare il cuore, il non cedere all’emozione profonda, il non farsi prendere da un senso di infinita impotenza nei confronti della vita che passa, e passa ancor più pesantemente accanto e dentro a chi è in difficoltà. Non vi racconterò nessuna delle storie che ho incontrato, nessuna delle vite che scorrono in quella struttura. Se vi interessa conoscere, le porte di Casa Giardino e le braccia di suor Maria, delle sue consorelle e di tutti i ragazzi sono sempre aperte. Conoscerete forza, e coraggio, e luci tra le infinite tenebre. Conoscerete la tenerezza, come può essere dura, e lieve, la vita. La tenerezza, sì, proprio quella che si vede in questo prezioso istante fermato quasi per caso.

Casa Giardino é una piccola parte di cielo che possiamo toccare. Qualcuno se ne è innamorato. E’ il caso del Rotaract, il caso dei Dj di RC29. Il caso dei volontari che la frequentano. Il caso – inguaribile – di chi scrive. Non è così difficile cedere all’amore: basta entrarci con delicatezza. Fermarsi un poco, guardare i ragazzi, parlare con loro, guardare come le suore, con infiniti sorrisi e tantissima forza, li sostengonno e si fanno sostenere. Basta ascoltare le parole di ognuno di loro, anche di chi non ha più parole e può parlare coi gesti, e con gli occhi.

Una piccola storia, comunque, ve la voglio raccontare. E’ la storia di un ospite che non ha più il controllo pieno dei movimenti e della forza, di un ospite le cui parole sono dentro, e lì resteranno per sempre. Parla con gli occhi, parla con i gesti. L’ho visto abbracciare un’amica, con una delicatezza infinita, e vi garantisco che la cosa mi ha davvero mandato in frantumi il cuore, e fatto piangere. Vi sembrerà una cosa ovvia, ma chi conosce certe malattie, e il loro incedere, sa che non lo è. Per alcuni anche un abbraccio lieve è uno sforzo sovraumano.

Casa Giardino ha bisogno di aiuto: può essere anche e solo la presenza, può essere anche e solo la compagnia. Può essere qualunque cosa. L’avvertenza è che non vi è in palio nessuna ricompensa in denaro. Ma le tante piccole lezioni di vita non valgono tutti i soldi del mondo. La foto di questo pezzo sembra un quadro artefatto e non lo è: è la vita, quella intensa e vera. La tenerezza, se realmente la cercate, andatevela a trovare laddove c’è, più forte. Andate a dare una mano, a portare voi stessi, a prendervi millemila volte di più di quel poco che riuscirete a dare. A Casa Giardino, in quel piccolo spazio di terra. E di cielo.

N.C.

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