Eventi

Unfolding paper stories: da sabato in
biblioteca Mortara parte la mostra

Annalisa Metus è una paper engineer. Progetta e realizza manufatti in carta, in copia unica o in piccole serie: libri d'artista, pagine pop-up, teatrini, diorami, modellini, scenografie teatrali, installazioni e supporti per la didattica

Sabato 17 settembre alle ore 16.00  in Biblioteca inaugureremo la mostra/installazione di libri d’artista dedicata all’Ulisse di  James Joyce dal titolo “Unfolding paper stories” , nell’ambito della rassegna Stupor mundi Irlanda 2022. E’ la riedizione della mostra di installazioni cartacee Unfolding Ulysses #7 della paper engineer Annalisa Metus, realizzata presso il Joyce museum di Trieste in occasione del Bloomsday.

La mostra è dedicata al 7° capitolo dell’Ulisse, che narra del primo incontro mancato fra Stephen Dedalus e Leopold Bloom presso gli uffici del “Freeman Journal” dove il primo porta una lettera aperta del preside Deasy sul problema dell’afta epizootica degli animali e il secondo cerca di fare il suo lavoro: piazzare un annuncio commerciale. Stephen, imbrancato in un gruppo di conoscenti finisce in un vicino pub a bere fiumi di birra e raccontare storielle salaci via via più confuse. È questo il tema che viene sviluppato nella mostra di manufatti cartacei di Annalisa Metus che con ironia riproduce la gonfia retorica dei protagonisti: un elogio della sovrabbondanza e dell’inconcludenza e cui non resta che dire, con Joyce, millibus grazibus.
La mostra vuole essere uno modo speciale ed unico per avvicinarsi ad una delle opere letterarie più importanti e complesse del XX secolo, entrandoci dentro e interagendo in uno spazio sapientemente ricreato dall’artista Annalisa Metus con la carta, materiale semplice e versatile, così come farebbe un architetto con i mattoni.

Annalisa Metus è una paper engineer. Progetta e realizza manufatti in carta, in copia unica o in piccole serie: libri d’artista, pagine pop-up, teatrini, diorami, modellini, scenografie teatrali, installazioni e supporti per la didattica. Ha cominciato a costruire i primi pop-up nel 2011 e nel 2014 ha scritto la tesi in Conservatorio, realizzando un’enorme pagina pop-up sonificata. Si trattava di una tesi nell’ambito del sonic interaction design, un libro pop-up di un metro per un metro e quaranta che rappresentava una foresta con dei sensori nascosti sotto la pagina: il libro reagiva al movimento delle persone, alle loro ombre e suonava. Un’artista poliedrica le cui creazioni si sviluppano sempre in un’ottica di design interattivo che coinvolge chi vi si accosta, privilegiando l’aspetto narrativo, raccontando storie ed evocando mondi. Tiene regolarmente corsi e laboratori per bambini e adulti, nel suo studio o presso scuole e istituzioni. Il suo soggetto preferito sono le foreste di carta. La cosa più folle che ha fatto è stata un modellino del Sincrotrone di Trieste. La sua arma segreta è l’ironia. Abita e lavora a Trieste.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...