Energia, filiera legno-arredo:
“Servono misure o ci fermiamo”
Claudio Feltrino (Federlegnoarredo): "“Purtroppo nel giro di pochi giorni la situazione è precipitata, i costi per le nostre aziende energivore, ovvero quelle di pannelli che rappresentano il primo anello della filiera, sono ormai fuori controllo. I nostri imprenditori non hanno altra scelta se non interrompere le produzioni già dalle prossime settimane"
“Se l’Europa e/o il Governo italiano non mettono in campo a strettissimo giro misure volte a bloccare gli aumenti ormai insostenibili di gas ed energia, devono essere consapevoli che tireranno il freno a mano a intere filiere produttive, fra cui quella del legno-arredo, che saranno costrette a fermare la produzione. Già ad ottobre ci sarà il black out della nostra filiera“. E’ netto anche sui tempi Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
“SITUAZIONE PRECIPITATA IN POCHI GIORNI” – “Purtroppo nel giro di pochi giorni la situazione è precipitata, i costi per le nostre aziende energivore, ovvero quelle di pannelli che rappresentano il primo anello della filiera, sono ormai fuori controllo. I nostri imprenditori non hanno altra scelta se non interrompere le produzioni già dalle prossime settimane e chiedere la cassa integrazione per i propri dipendenti”. Le scorte per evadere gli ordini dureranno al massimo un mese e mezzo.
OLTRE AL TETTO AI PREZZI “RADDOPPIARE CREDITO DI IMPOSTA” – Oltre a un tetto europeo e/o italiano al prezzo del gas, Federlegnoarredo chiede “il raddoppio del credito d’imposta per le aziende che hanno perso marginalità e fatturato e la salvaguardia dell’uso a cascata del legno, onde evitare che sia più conveniente bruciarlo anziché lavorarlo e produrre valore aggiunto. Le recenti aperture che sembrano giungere dalla Germania a un tetto europeo sono un segnale importante, uno spiraglio affinché si possa agire velocemente e in maniera determinata. Le imprese non possono più aspettare”.
Agenzia DIRE