Fossa e Quattrocase, la collaborazione
funziona: e c'è chi è arrivato da Milano
Turismo culturale e collaborazione pienamente riuscita, come testimonia il parere di una coppia milanese raccolta proprio a Fossacaprara, che hanno partecipato venerdì alla Sagra di Fossa e sabato invece a Quattrocase e le sue zucche. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Quando le forze di uniscono, è più facile fare centro. Non è automatico il successo, per carità, ma se la qualità raddoppia (così come le sagra, ormai rodate da anni di ottimi risultati alle spalle), è più facile che anche il turista scelga Casalmaggiore e le sue frazioni, magari per passare qualche ora e conoscere le tradizioni locali. Si chiama cultura del territorio – turismo lento – e, dopo anni in cui si è disquisito sull’opportunità di fissare la Sagra di Fossa e Quattrocase e le sue zucche in weekend diversi, per non “mangiarsi” a vicenda gli avventori e i partecipanti, ecco che gli stessi organizzatori delle sagre hanno promosso una pubblicità comune, che ha portato frutto.
La sagra di Fossa ha fatto ancora una volta centro, esportando la cultura delle nostre terre in modo originale, ossia – con la trasferta al Tocatì che si terrà il prossimo settembre a Verona, dunque in trasferta – organizzando eventi in casa, che però attirano anche persone da fuori, capaci così di apprezzare le antiche tradizioni della Pianura. Quattrocase ha fatto il pienone per tre sere: tra gnoc a la mulinera, trippa e blisgon, è stato un effluvio di sapori locali a distanza di pochi chilometri. Nelle due frazioni di Casalmaggiore ci si è divertiti e si è stati in compagnia. Turismo culturale e collaborazione pienamente riuscita, come testimonia il parere di una coppia milanese raccolta proprio a Fossacaprara, che hanno partecipato venerdì alla Sagra di Fossa e sabato invece a Quattrocase e le sue zucche.
G.G. (video Alessandro Osti)