Canneto, maggioranza sulla questione
depuratore: "Strumentalizzazione"
"Spiace costatare che un eletto dai Cittadini sia pronto a mistificare la realtà venendo meno al suo dovere di trasparenza, tra l’altro testimoniata e verificabile attraverso documenti ufficiali, pur di ottenere visibilità probabilmente in vista delle prossime scadenze elettorali".
Respinge le accuse di disinteresse ambientale la giunta di Canneto e lo fa con un lungo comunicato dell’assessore Gianluca Bottarelli, in risposta alle accuse della minoranza guidata da Noemi Doro.
“Alla luce degli articoli apparsi sulla stampa locale recanti la posizione del gruppo di Minoranza “Impegno comune”, pare necessario chiarire attraverso un comunicato ufficiale la posizione dell’attuale Amministrazione nei confronti del progetto di depurazione della sponda bresciana del lago di Garda che prevederebbe l’utilizzo di due depuratori localizzati a Gavardo e Montichiari con successivo innesto delle acque gardesane nel fiume Chiese. Spiace dover constatare che un Capogruppo consigliare voglia strumentalizzare un tema tanto delicato diffondendo informazioni imprecise e faziose.
L’attuale Maggioranza, infatti, fin dai primi mesi dal proprio insediamento ha monitorato e approfondito la questione incontrando più volte le Istituzioni interessate, dal Prefetto di Brescia ai componenti della Comunità del Garda, dai Parlamentari del territorio ai Consiglieri regionali e i Sindaci interessati dalla questione. Non da ultimo, questa Amministrazione ha sempre presenziato a tutte le manifestazioni pubbliche inerenti l’ormai celeberrima questione, ma non ci stupiamo che il Capogruppo Doro non se ne sia accorta risultando essa stessa spesso assente a tali appuntamenti, solamente ora divenuti tanto importanti.
Come si diceva, l’attuale Maggioranza si è impegnata in prima persona a confrontarsi con tutti gli attori di questa delicatissima questione, senza scadere in inutili e pericolose strumentalizzazioni mediatiche. Dopo aver approfondito, studiato e dialogato sulla questione si è poi inevitabilmente dovuto prendere delle decisioni, le quali sono culminate nella costituzione del Comune di Canneto sull’Oglio al fianco del Comune di Montichiari contro le decisioni prese dalle Istituzioni sovralocali presso il T.A.R. di Brescia, con la ferma volontà di difendere e tutelare nelle sedi e con i modi opportuni il territorio e i nostri Cittadini.
Il tutto, ovviamente, ben prima della discussione della mozione presentata da “Impegno comune”. Fatti e azioni amministrative di cui il Capogruppo Doro non poteva non essere informata dato il suo ruolo amministrativo. Quella presentata da “Impegno comune” è stata una mozione che ha interessato ben tre Consigli comunali e su cui la Maggioranza sarebbe stata disposta a convergere di fronte a una logica e realistica mediazione. Purtroppo, però, il Capogruppo Doro ha preferito inserire in corso di discussione l’adesione a un protocollo d’intesa assolutamente lontano delle sensibilità dell’Amministrazione e dagli interessi cannetesi.
Come è possibile dedurre dalla dichiarazione di voto del gruppo di Maggioranza “Moderati per Canneto” allegata e letta durante la trattazione dell’ordine del giorno che riguardava la mozione presentata dal gruppo di Minoranza “Impegno comune”, il protocollo proposto dal Capogruppo Doro puntava a tutelare esclusivamente gli interessi e le istanze del lago d’Idro e delle comunità e delle attività produttive che si affacciano sullo stesso, non tenendo invece minimamente in considerazione il “deflusso ecologico” del fiume Chiese e contestualmente criminalizzando le imprese agricole e le attività industriali che insistono sui terreni lambiti dal fiume. Tale protocollo, inoltre, non risultava assolutamente interessare o essere interessato dalla questione del “Depuratore del Garda”.
Sostanzialmente, sia nella forma che nella sostanza, la mozione, nell’ultima strumentale edizione proposta da “Impegno comune”, si mostrava irricevibile per chiunque avesse a cuore il territorio e la popolazione cannetese, come certificato dal fatto che nemmeno gli altri componenti della Minoranza hanno deciso di aderire alla proposta del Capogruppo Doro.
Come si diceva, spiace costatare che un eletto dai Cittadini sia pronto a mistificare la realtà venendo meno al suo dovere di trasparenza, tra l’altro testimoniata e verificabile attraverso documenti ufficiali, pur di ottenere visibilità probabilmente in vista delle prossime scadenze elettorali. A tal proposito, vale la pena un’ultima precisazione. Analizzare la citata questione attraverso filtri politici è poco utile, se non addirittura priva di senso, dal momento che tutti i partiti presenti nell’attuale arco parlamentare hanno attivamente contribuito quota parte a giungere all’attuale situazione.
La questione dovrebbe essere invece territoriale e, parimenti, dovrebbe suggerire un’unità d’intenti da parte di tutti i rappresentanti dei Cittadini cannetesi e non essere invece utilizzata per la più misera propaganda. C’è in gioco il bene dell’ambiente del nostro territorio ed è necessario affrontare con serietà la questione affinché, qualsiasi soluzione dovesse essere presa dalle Istituzioni competenti, Canneto e i Cannetesi possano vedersi garantiti standard ambientali e di vita certificati e ottimali.
Concludiamo precisando fin da ora che non risponderemo ad eventuali ulteriori mendaci dichiarazioni, dal momento che, come detto, non è nella volontà e nello stile di questa Amministrazione strumentalizzare questioni che richiedono invece responsabilità, serietà e onestà intellettuale in primis nei confronti dei propri elettori”.
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