Chiesa

Francescane Missionarie di Assisi a
Casalmaggiore, a ritrovare le radici

Una breve visita quella Casalasca. "E' nostra tradizione venire qui ogni anno. Naturalmente non siamo venuti nei due anni della pandemia. Quest'anno siamo in 7, ma siamo venute qui anche in gruppi di 15 o 20. Le suore sono originarie di paesi diversi. Italia, Vietnam, Corea, Zambia e Romania quelle presenti quest'anno. Dopo Casalmaggiore Vicenza, qualche giorno a Campsanpiero in provincia di Padova e poi il ritorno alla Casa Madre

Sono giunte da Assisi, così come da anni nei tempi estivi. Una sorta di tradizione per le suore Francescane Missionarie di Assisi. Il collegamento con Casalmaggiore è il padre co-fondatore dell’Ordine, Padre Giuseppe Antonio Marcheselli, frate minore conventuale nato a Casalmaggiore nel 1676. Una tappa a Casalmaggiore (Fontana, dove Marcheselli era solito ritrovarsi in preghiera, e Santo Stefano) e poi, in pulmino, a Vicenza nella patria dell’altra fondatrice dell’Ordine, Madre Angela Maria del Giglio. Un piccolo segno di ritrovata normalità per le novizie in attesa del voto perpetuo: per due anni infatti – causa pandemia – la tradizionale trasferta era stata sospesa. “La nostra sede è ad Assisi – raccontano – ma siamo sparse in tutto il mondo. Di Casalmaggiore è il nostro padre fondatore”

LA STORIA – Le Suore Francescane Missionarie di Assisi, dette del Giglio, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio. Il conservatorio del Giglio fu fondato nel 1702 ad Assisi dal frate minore conventuale Giuseppe Antonio Marcheselli e da Angela Maria Del Giglio; al conservatorio, che riuniva una comunità di terziarie regolari francescane viventi secondo la regola approvata da papa Leone X nel 1521, erano annessi una cappella e un educandato femminile. La comunità dipendeva dalla giurisdizione del ministro generale dei francescani conventuali e il 22 novembre 1822 papa Pio VII concesse al conservatorio il titolo di monastero. Le religiose limitarono lungamente il loro apostolato alla città di Assisi: solo nel 1902 si aprirono all’attività missionaria in Tracia e poi in Romania. Nel corso dei primi due decenni del XX secolo le suore adattarono il loro ordinamento al loro nuovo impegno apostolico e il 30 luglio 1934 le loro costituzioni ottennero l’approvazione definitiva della Santa Sede. Le suore si dedicano ad attività educative, assistenziali e missionarie; operano in scuole, asili, educandati, orfanotrofi, ospedali, ambulatori, dispensari e lebbrosari. Sono presenti in Europa (Croazia, Italia, Moldavia, Romania, Russia), nelle Americhe (Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti d’America), in Africa (Kenya, Malawi, Zambia) e in Asia (Cina, Filippine, Corea del Sud, Giappone, Indonesia).

Una breve visita quella Casalasca. “E’ nostra tradizione venire qui ogni anno. Naturalmente non siamo venuti nei due anni della pandemia. Quest’anno siamo in 7, ma siamo venute qui anche in gruppi di 15 o 20. Le suore sono originarie di paesi diversi. Italia, Vietnam, Corea, Zambia e Romania quelle presenti quest’anno. Dopo Casalmaggiore Vicenza, qualche giorno a Campsanpiero in provincia di Padova e poi il ritorno alla Casa Madre.

N.C. (Foto: Alessandro Osti)

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