Desalu, niente 4x100, come Tortu e
Jacobs. E il ricorso turco estromette l'Italia

L’Italia sembrava avercela fatta. Per un pelo, ma ce l’aveva fatta. E si era qualificata, con la staffetta 4×100 campionessa olimpica in carica, per la finale europea di Monaco di Baviera. Tuttavia il ricorso della Turchia e la possibilità data a questa nazionale di ripetere la prova in solitaria – in condizioni decisamente più favorevoli che hanno falsato la prova – ha consentito agli stessi anatolici di migliorare il loro crono e di passare in finale. Una beffa.

Ciò detto, nella semifinale soltanto Lorenzo Patta ha corso dei quattro che hanno vinto a Tokyo. Le assenze di Tortu, Jacobs e ovviamente del “nostro” Desalu hanno pesato dal punto di vista della prestazione, dato che l’Italia ha corso in 39.02, e hanno posto un interrogativo. Perché Desalu e Tortu non c’erano, tenendo conto che Jacobs era stato fermato da un lieve infortunio nel riscaldamento?

La risposta è arrivata dalla comitiva azzurra: Desalu dopo la semifinale dei 200 metri ha accusato un po’ di crampi e, visto il tempo limitato per recuperare le energie, lo staff azzurro ha preferito non rischiarlo e preservarlo per la finale. E’ probabile che un ragionamento simile sia stato fatto anche per Tortu, che sarà impegnato venerdì sera nella finale dei 200 metri.

Ecco perché sia Desalu sia Tortu (e forse Jacobs) avrebbero dovuto fare parte della 4×100 “titolare” nella finale che si correrà domenica alle 21.12. Invece il ricorso turco e la successiva staffetta in solitaria ha cancellato questa chance per gli azzurri, rendendo vano lo sforzo di Lorenzo Patta, Wanderson Polanco, Matteo Melluzzo e Chituru Ali, che in pista avevano conquistato l’ultimo atto con il secondo (e ultimo) tempo di ripescaggio.

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