Cronaca

Ferragosto in Villa, a Torre gran
tributo a Zucchero Fornaciari

Con Sara Cappelletti caricatissima in grado di emozionare il pubblico sia con i brani più spinti sia con quelli più lenti come l’ultimo Ho scelto te cantato nel finale con solo le due voci e il pianoforte. Una vera sorpresa questa artista italiana

Tra le centinaia di feste che sono tornate un po’ ovunque, dai centri più rinomati ai piccoli borghi di campagna, quella di Torre Picenardi merita una citazione a parte. Già il nome incuriosisce e quel “Ferragosto in Villa” cattura portando la gente dentro un’atmosfera da fiaba. Il cortile del maniero, perfettamente conservato, diventa lo spazio per cenare con cibi curiosi della tradizione contadina mentre la facciata interna illuminata da luce soffusa di colore azzurro fa da sfondo al palcoscenico per la proposta di interessanti iniziative musicali. L’esordio è stato affidato sabato sera al gruppo Sugarlive Band conquistando anche chi solitamente non prova entusiasmo e curiosità nei confronti dei vari tributi e imitatori in giro per l’Italia.

Stavolta l’esibizione ha convinto pure i più malfidenti mostrando un gruppo davvero sorprendente. Anche per l’inserimento nella formazione di due autentiche perle rappresentante da una graziosissima e virtuosa pianista, purtroppo relegata in fondo al palco e per questo seminascosta dal suo stesso gigantesco strumento ed una ancora di più ammaliante voce femminile, Sara Cappelletti di cui verrebbe voglia di conoscere le origini per capire come madre natura l’abbia dotata di tale mostruoso talento.

L’approccio non è dei più esaltanti perché la signora si presenta sul palco quasi rigida e con una espressione imbronciata (una osservazione a cui l’artista ha poi risposto affermando che lei lei è una cantante non un comico) per poi esplodere letteralmente con i brani più ritmati del repertorio di Zucchero proposti dal leader dei Sugarlife e dal suo gruppo.

Con Sara Cappelletti caricatissima in grado di emozionare il pubblico sia con i brani più spinti sia con quelli più lenti come l’ultimo Ho scelto te cantato nel finale con solo le due voci e il pianoforte. Una vera sorpresa questa artista italiana, dalla perfetta pronuncia inglese con una voce paragonabile alle grandi cantanti di colore di cui possiede il temperamento, la grinta e la stessa presenza scenica. E la capacità di trasmettere, cantando, mlioni di brividi sulla pelle.

Martedi gran finale con gli Stati d’Anima tributo a Gianna Nannini.

Ros Pis

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