Agricoltura

Confagricoltura, iniziata la
vendemmia nel parmense

Si prevede una flessione produttiva del 25-30% in collina e del 10% in pianura su base regionale. La qualità sarà buona: premiato chi lavora bene

foto della visita alle vigne della Cantine Dall’Asta per la “Festa della Vendemmia” di Confagricoltura

È iniziata, in anticipo rispetto al passato, la vendemmia a Parma. Sui colli parmensi sono stati raccolti i primi grappoli, ideali per la base spumante.

Confagricoltura Parma, in collaborazione con Confagricoltura Emilia-Romagna, ha voluto propiziare una buona annata organizzando la prima edizione della “Festa della ven-demmia” con ritrovo nelle vigne delle Cantine Dall’Asta dell’azienda agricola Il Cortile del castello a Casatico di Langhirano (17 ettari di vigneti per una produzione di circa 120mila bottiglie all’anno).

Un tour tra i filari – con i giovani imprenditori agricoli di Anga Parma e tanti cittadini – accompagnati dall’enologo Martin Zejfart e dal titolare dell’azienda, Manuel Piccoli, per fare il punto proprio alla vigilia delle prime raccolte con lo stacco dei grappoli di uve precoci per le basi spumante.

Il quadro è quello di una vendemmia certamente anticipata rispetto alla norma, con la stima di un calo produttivo su base regionale che potrebbe essere del 25-30% in collina – dove è ancora più difficile far arrivare l’acqua per l’irrigazione – e almeno del 10% in pianura rispetto alla media del decennio in Emilia-Romagna.

Ma l’entusiasmo dei viticoltori non manca per un’annata che potrebbe comunque regalare soddisfazioni sul fronte della qualità delle produzioni.

Resta centrale il tema della necessità di adottare soluzioni efficaci per contrastare la siccità che quest’anno ha colpito duro tutto il settore primario. La richiesta di Confagri-coltura Parma, ribadita più volte, è quella di adottare soluzioni che consentano di im-magazzinare acqua quando presente per poi utilizzarla nei momenti di necessità. Da qui il pieno appoggio a progetti di realizzazione di invasi ad uso plurimo, al servizio non solo dell’agricoltura, ma anche per fini civili.

In tutt’Italia, e quindi anche tra i viticoltori parmensi, incide poi l’aumento dei costi di produzione: materie prime ed energia, in primis.

I commenti “Siamo partiti dal vigneto del Pinot bianco per l’elaborazione della base spumante – spiega l’enologo Martin Zejfart – con grande anticipo a causa di un’annata fortemente condizionata dalle temperature elevate e dalla scarsità di piogge. Proseguiremmo poi con la vigna dedicata alla Malvasia per la vinificazione del passito per la quale abbiamo grandi aspettative vista l’annata particolarmente soleggiata”.

Nonostante le difficoltà climatiche la filiera vitivinicola parmense è in fermento. Lo testimonia Manuel Piccoli: “Tutta l’area dei Colli di Parma ha investito molto in ricerca e sviluppo, arrivando a produrre vini di alta qualità che ben si abbinano alle eccellenze gastronomiche del Parmense”.

Presente anche il consigliere regionale Matteo Daffadà che ha parlato dello sblocco di 3,5 milioni di euro per consentire al Consorzio di bonifica parmense di poter progettare la realizzazione della Diga di Vetto e delle azioni messe in atto, insieme anche ai consi-glieri della Lega, per velocizzare le autorizzazioni per consentire l’avvio dei lavori di ripristino degli invasi del Lago Ballano e del Lavo Verde nel comune di Monchio delle Corti.

Cristian Calestani

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