Notte di San Lorenzo, una tradizione
tante spiegazioni (specie nella Bassa)
Consigli sui luoghi più indicati? Naturalmente lungo gli argini e gli spiaggioni del Grande fiume, sulle rive dell’Oglio, in mezzo alle campagne cremonesi, magari anche all’ombra di qualche antica chiesa di campagna, mantenendo un rigoroso silenzio, nel rispetto assoluto della natura. GUARDA LA FOTOGALLERY
Ad una manciata di giorni dal Ferragosto sta per arrivare una delle notti più attese, suggestive e romantiche (bisogna dirlo) dell’anno: la celebre notte di San Lorenzo. Una ricorrenza che lega in modo particolare, e singolare, in un vero e proprio “fazzoletto di terra”, diverse piccole località poste nel cuore del casalasco, tra gli itinerari ciclabili della Postumia Casalasca, dei Borghi del casalasco e lungo quell’antico corso d’acqua che è il Delmona.
Località con poche decine di abitanti, in cui spesso il tempo sembra essersi fermato; luoghi in cui, in questa società che va sempre tanto di fretta, c’è bisogno per tutti coloro che hanno la necessità di stare, anche per qualche breve momento, fuori dalla confusione, dal traffico e dal caos quotidiano. I luoghi in questione sono San Lorenzo Guazzone, San Lorenzo Aroldo, San Lorenzo Picenardi e San Lorenzo Mondinari. Piccoli villaggi di campagna in cui, in questi giorni, è festa e, tra fede e folclore gli appuntamenti non mancano.
A San Lorenzo Guazzone, frazione di Piadena Drizzona, mercoledì sera, 10 agosto, giorno di San Lorenzo, la messa sarà celebrata alle 21 nell’antica chiesa quattrocentesca citata già nei “Privilegi” del Monastero di Santa Giulia di Brescia nel 1123. Occorre ricordare anche che il termine Guazzone che compone il nome della frazione è legato a nobili famiglie cremonesi del XV e XVI secolo e all’orografia del “guado” (Vadum-Vho, da qui anche la particolare vicinanza col Vho di Piadena Drizzona).
A San Lorenzo Aroldo, frazione di Solarolo Rainierio, dopo gli appuntamenti che si sono susseguiti da venerdì 5 a domenica 7 agosto, si prosegue questa mattina, martedì 9 agosto, con la messa che sarà celebrata alle 9 al cimitero per tutti i defunti mentre mercoledì 10, alle 21, in chiesa, solenne concelebrazione con i sacerdoti nati o vissuti a San Lorenzo Aroldo e processione nelle vie del paese (che fu Comune fino al 1867). A San Lorenzo Picenardi, frazione di Torre dè Picenardi, la messa sarà celebrata invece mercoledì 10 alle 19 e, a seguire, si terrà la cena in oratorio (prenotazioni già chiuse). Una vera e propria “bomboniera” è infine la chiesa di San Lorenzo Mondinari, minuscola località del Comune di Cella Dati. Una chiesa con tanto di “mistero” visto che ne sono sconosciuti sia l’epoca di costruzione che chi l’ha edificata.
E’ tuttavia certo che era parrocchia già nel 1671. La località era un piccolo villaggio agricolo di antica origine del Contado di Cremona con 176 abitanti a metà Settecento. In età napoleonica, dal 1810 al 1816, San Lorenzo Mondinari fu frazione di Pugnolo, recuperando poi l’autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
All’unità d’Italia nel 1861, il comune contava 269 abitanti. Nel 1868 il comune di San Lorenzo Mondinari venne annesso dal comune di Pugnolo, divenuto successivamente Cella Dati. Non solo storia, fede e cultura, per la ricorrenza di San Lorenzo ma anche tradizione e scienza visto che questo appuntamento coincide con l’atteso e meraviglioso delle stelle cadenti con le Perseidi che illumineranno il cielo. Tutti potranno ammirare le “lacrime di San Lorenzo” (così sono definite le Perseidi) e rimanere con il fiato sospeso mentre esprimeranno il fatidico desiderio. Quelle che si stanno per ammirare e, chissà, immortalare sono le stelle più spettacolari e più attese dell’anno che ogni agosto spingono moltissime persone a volgere lo sguardo al cielo, alla ricerca delle brillanti e suggestive scie luminose.
Il nome popolare di Lacrime di San Lorenzo è dovuto al fatto che il fenomeno cade attorno al 10 agosto, giorno in cui la Chiesa ricorda appunto il martirio del Santo. Il nome Perseidi invece deriva dal loro sfrecciare attraverso il firmamento partendo da una specifica area celeste ovvero quella situata nei pressi della costellazione di Perseo. Gli astrofili più esperti indicano come la zona di origine da cui proviene la pioggia di meteore proprio la parte sottostante alla inconfondibile “W” di Cassiopea. Le Perseidi, come ricordano sempre gli esperti, non sono altro che pezzi della cometa Swift-Tuttle che durante i suoi passaggi attorno al Sole ha seminato detriti e polveri che il nostro Pianeta attraversa, con regolarità, ogni anno.
Questi detriti, quando si tuffano nella nostra atmosfera, precipitando ad altissima velocità, si incendiano e accendono la notte con un meraviglioso spettacolo. Nonostante San Lorenzo cada il 10 agosto, l’evento raggiungerà il suo culmine, come ogni anno, nella notte tra il 12 e il 13 agosto. Quest’anno, però, chi vorrà esprimere un desiderio dovrà fare i conti con la presenza della Luna che raggiungerà la fase di plenilunio alle 03:36 di venerdì 12 e disturberà quindi lo spettacolo. A parte questo inconveniente, il momento migliore per puntare il naso all’insù sarà dopo la mezzanotte del 13 agosto e fino alle primissime ore del mattino, prima che albeggi. In generale, come ricordano sempre gli esperti, le Perseidi sono comunque visibili dalla metà del mese di luglio sino alla fine di agosto.
Con un pizzico di pazienza quindi sarà possibile cercare le stelle cadenti anche successivamente i giorni che precedono il Ferragosto tenendo ben a mente però che è nella seconda parte della notte che si assiste ad un sensibile aumento dell’attività meteorica. Quindi sarà necessario fare le ore piccole. Le Perseidi saranno visibili ovviamente anche ad occhio nudo. Occorrerà però recarsi lontano dall’inquinamento luminoso, magari muniti di coperta e cuscini ed avere pazienza. Consigli sui luoghi più indicati? Naturalmente lungo gli argini e gli spiaggioni del Grande fiume, sulle rive dell’Oglio, in mezzo alle campagne cremonesi, magari anche all’ombra di qualche antica chiesa di campagna, mantenendo un rigoroso silenzio, nel rispetto assoluto della natura, dell’ambiente e della pace che ci circonda.
Eremita del Po, Paolo Panni
Per chi fosse interessato l’Eremita del Po è a disposizione, contattandolo direttamente, per un itinerario guidato in notturna, tra storie, misteri e leggende, sugli argini e le golene del Po, in attesa delle stelle cadenti, per la serata tra venerdì 12 e sabato 13 agosto.
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