Torchio risponde alla mamma:
"Il comune non sta a guardare"
Il pacchetto di interventi, in parte già sviluppato nonostante il perdurante Covid e le ferie dovute, dopo la mappatura dei bisogni e gli incontri mirati a livello di consultorio con ragazzi e genitori, si svilupperà a settembre con l’intervento dell’educatore
Risponde, a stretto giro, il sindaco Giuseppe Torchio alla mamma che aveva lamentato il mancato mantenimento delle promesse relative al disagio giovanile. Risponde su tutte le questioni poste, dando conferma intanto che l’educatore promesso (e non ancora attivato) inizierà il proprio lavoro a settembre. Non c’è mancanza di interesse, sostiene Torchio, e l’attenzione dell’amministrazione è sempre alta. Questa la risposta integrale del primo cittadino: “A poco più di un mese dalla passaggio elettorale il comune di Bozzolo non è stato con le mani in mano. Comprendo le legittime attese di rapida soluzione delle problematiche minorili, già portate mesi fa all’attenzione mediatica dal medesimo genitore. L’azione si sviluppa su quattro piani integrati ed assicuro che le amministrazioni non stanno pettinando bambole e dispensando balocchi, al contrario hanno attivato una vasta progettualità. Il primo punto riguarda la risposta del Comune di Bozzolo, con Azienda Sociale Consortile, Parrocchia e le altre componenti territoriale con la sinergia con la cooperativa Alce Nero per una risposta di sistema a problemi complessi e di non facile soluzione. Il pacchetto di interventi, in parte già sviluppato nonostante il perdurante Covid e le ferie dovute, dopo la mappatura dei bisogni e gli incontri mirati a livello di consultorio con ragazzi e genitori, si svilupperà a settembre con l’intervento dell’educatore. Il costo complessivo dell’iniziativa è di 13 mila euro, in parte a carico dell’Azienda e per la maggior parte a carico del Comune. Il sindaco non va in ferie ed è stato convocato, entro la decade di agosto, un nuovo incontro per anticipare i tempi, raccogliendo le preoccupazioni ma confermando che l’estate è al centro degli impegni di Grest, Cred, campi estivi al mare ed in montagna, campi scout, incontri al parco Don Milani sui problemi dei minori, attività presso il cortile didattico di Agorà… Gli interventi coinvolgono centinaia di ragazzi anche attraverso l’apertura continuativa dell’oratorio e la disponibilità dei volontari ad aprire la cerchia delle attività ai minori che volessero sperimentare la bellezza e la ricchezza di un impegno per gli altri. Nel corso dell’estate il Comune ha partecipato al bando regionale per i centri estivi, che comprende integralmente il pacchetto minori. Diversamente dallo scorso anno, il progetto è stato approvato ma non ancora finanziato, per una diversa impostazione regionale del budget previsto per ogni singola Asst e non più con graduatoria globale. Ciò ha comportato un grave ritardo, con riduzione significativa di risorse e forte disagio, nonostante il parziale scorrimento della graduatoria. A livello politico è stata denunciata questa evidente anomalia e sono state richieste le risorse necessarie. Veniamo, quindi, alla candidatura presentata in questi mesi sul PNRR dal Comune, con la partecipazione di Asst Mantova ed Azienda Sociale Consortile, per l’ammontare di un milione di euro, di cui circa l’80 per centro dedicato a risorse umane e figure professionali necessarie per il centro famiglia e minori, sull’immobile di 900 metri quadrati dell’Asilo Bozzetti. Un’azione progettuale forte che ha assorbito le energie dei tre enti ed ha ricevuto il consenso dei dieci comuni del nostro distretto. La risposta non è ancora pervenuta, nonostante l’endorcement di tanti autorevoli interlocutori. Tuttavia, nel frattempo, è giunta notizia di un finanziamento cospicuo e con fondi diretti della Regione per altra iniziativa di settore in Rivarolo del Re. Pertanto alcune esigenze potranno essere orientate il tale direzione. Vorrei, in conclusione, ricordare che non si è trascurata alcuna possibilità per venire incontro alle attese di una più diffusa presenza dei servizi socio sanitari a livello territoriale. Il tutto perché Bozzolo non è per niente il paese dei balocchi, gli eventi spesso denunciati non sono per nulla sottovalutati e l’emergenza è costantemente monitorata mentre le problematiche dei minori registrano incrementi e riguardano tutto il territorio. Ma di questo abbiamo già parlato con il genitore, dando la massima disponibilità ed a più riprese. Un dialogo interrotto unilateralmente qualche settimana fa, ed ora si è preferito il ricorso alla stampa. Speriamo che la questione contribuisca a smuovere i livelli decisionali superiori“.
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