Cultura

International, bilancio: "Alta qualità,
pagato lo scotto a caldo e Covid"

Domenica sera a Palazzo della Congregazione la serata finale con studenti e maestri prima del rompete le righe e del saluto di lunedì mattina, con i ragazzi arrivati da tutto il mondo per perfezionare la propria tecnica che si sono dati l’arrivederci al prossimo anno. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

E’ stato il Casalmaggiore International Festival della ripartenza, dopo due anni di sosta forzata. Un festival con numero ridotto rispetto al solito per quanto concerne i partecipanti, ma non certo per numero di concerti (quasi 40 spalmati su tre settimane) e per qualità della proposta offerta.

Domenica sera a Palazzo della Congregazione la serata finale con studenti e maestri prima del rompete le righe e del saluto di lunedì mattina, con i ragazzi arrivati da tutto il mondo per perfezionare la propria tecnica che si sono dati l’arrivederci al prossimo anno.

Il concerto di domenica è stato l’occasione per trarre un primo bilancio di un festival molto apprezzato e portato, come sempre nei luoghi della cultura del comprensorio Oglio Po, oltre che all’Auditorium Arvedi di Cremona. “Possiamo dire che è andata bene – spiega il presidente dell’International Angelo Porzani – perché la qualità si è mantenuta altissima e nell’ultima settimana in particolare ha vissuto una impennata. Anche il pubblico ha risposto mediamente bene, per quanto vada fatto notare un caldo, figlio da un lato del grande caldo e dall’altro della paura, che ancora c’è, per il Covid. Ma siamo soddisfatti, sperando che il prossimo anno i numeri siano ancora più lusinghieri”.

L’ultimo concerto ha messo in programma musiche di Mozart, Schuman, Liszt, Debussy e Gershwin tra gli altri, riscuotendo gli ultimi applausi di questa estate musicale 2022.

G.G. (video Alessandro Osti)

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