Gussola, Annerley Gordon, nuovo
disco per la regina della dance
L'eurodance anni '90 che l'ha vista grande protagonista è di gran moda, tanto che Annerley è richiesta da ogni parte del mondo per esibirsi. Lo scorso sabato 18 giugno ad esempio era a Madrid per partecipare a Love the 90's
Avevamo parlato di lei in occasione della consegna di un premio prestigioso, precisamente nell’aprile del 2021, quando le fu consegnato negli Usa l’Ascap Awards per il grande successo del rifacimento della sua The rhythm of the night da parte dei Black Eyes Peas (col titolo Ritmo”). Assieme a lei avevano ricevuto il premio artisti del calibro di The Weeknd, Post Malone, Dua Lipa e Billie Eilish.
Oggi Annerley Gordon, la cantante originaria di Sheffield, Inghilterra, ma residente da decenni a Gussola torna a far parlare di sé per un nuovo disco ispirato all’eurodance che sta portando al successo in coppia con Dhany: One night with you è ai vertici delle classifiche del settore di tutto il mondo, e questa settimana è uscito il suo nuovo brano Look at me, col solo nome Annerley che in realtà è solo uno dei tanti pseudonimi (si calcola una ventina) con cui è uscita sul mercato. Tra questi il più noto è certamente quello di Ann Lee, con cui ha firmato la super hit Two times.
Non solo: l’eurodance anni ’90 che l’ha vista grande protagonista è di gran moda, tanto che Annerley è richiesta da ogni parte del mondo per esibirsi. Lo scorso sabato 18 giugno ad esempio era a Madrid per partecipare a Love the 90’s, un macrofestival con decine di artisti su tre palchi. Ad Annerley è stato dedicato uno spazio di 10 minuti (è possibile vederlo su Youtube) per interpretare tre brani sul palco principale, davanti a 33mila persone. Con lei artisti come Snap!, Jenny degli Ace of Base, Technotronic e tanti nomi noti del mercato spagnolo.
La incontriamo per parlare di questo ottimo momento professionale. Partiamo dall’eurodance tornata di gran moda, come si è visto a Madrid. Sono tante le chiamate che ricevi da ogni parte del mondo.
“La musica degli anni ’90 sembra una base su cui costruire una bella serata, forse perché le canzoni sono molto conosciute e trasmettono gioia e leggerezza. La settimana dopo Madrid sono stata a Torremolinos e anche lì c’erano genitori e figli che cantavano assieme, è stato anche bellissimo condividere il palco con tanti vecchi amici. Io vivo per queste sensazioni, amo avere dubbi e pressioni poi sul palco dimenticare tutto e sfogarmi cantando dal vivo. Il 24 settembre sarò a Città del Messico: il concerto nell’Arena era stato programmato per marzo 2020 ma saltò tutto per il Covid, pochi giorni fa è stato confermato e non vedo l’ora. Poi in ottobre sarò certamente a Saragozza”.
Parlaci del successo che sta avendo One night with you e del disco appena uscito, Look at me.
“Il primo è un pezzo nato da idee e collaborazioni, credo sia una traccia molto bella, che ho chiesto di cantare con la mia collega di sempre Daniela Galli, “Dhany”, con cui ho condiviso tanti successi sotto l’egida del mitico Larry Pignagnoli cui un giorno farò un monumento. Daniela ha cantato diversi pezzi di Benny Benassi, ha una voce sublime e grande presenza sul palco. Ci siamo scambiati tanti pezzi, ma è la prima volta che cantiamo assieme: riascoltando il demo ho capito che serviva una seconda voce, e sono stata felicissima quando mi ha detto sì con entusiasmo. Ero in Belgio, dove abbiamo creato un’etichetta discografica (Eurodance Vibes) anche se i brani sono venduti in digitale. “One night with you” è il primo brano di questa etichetta, ed è internazionale anche nel concepimento, con le musiche di Kevin, tedesco, la produzione di Edwin, belga, e io in Italia. Sta vendendo molto bene. Quanto a “Look at me”, è un pezzo che ho creato con Kevin di cui sono molto fiera”.
Si profilano all’orizzonte una serie di anniversari, legati alle tue canzoni più celebri, come quelle con cui hai collaborato per i testi come “Saturday night” di Whigfield e “The rhythm of the night” di Corona, e “Two times” che hai portato tu al successo col nome di Ann Lee. Cosa hai in programma?
“L’anno prossimo saranno 25 anni dall’uscita di “Two times”, poi “The rhythm of the night” di cui ho scritto il testo che compirà 30 anni, così come compirà 30 anni “Saturday night” di Whigfield con cui ho collaborato per i testi. Per me sono tre anniversari molto importanti che hanno segnato la mia carriera. Quanto al futuro, ci sono bravi produttori che mi mandano pezzi, ma il programma è sempre quello di andare e cantare, posso farlo anche per sei ore filate. Adoro cantare, sul palco dimentico tutto il resto. Nella lista dei desideri ho di scrivere pezzi anche per altri e di andare in giro finché rimarrò in piedi. Poi starò sul palco seduta”.
V.R.