Agricoltura

Agricoltura verso la chiusura dei rubinetti
Belletti: "Provarci per il secondo raccolto"

Intanto i tre impianti di Casalmaggiore, Calvatone e Isola Pescaroli lavorano a pieno regime. E non mancano gli inconvenienti. “A Calvatone, a causa del grande lavoro svolto, una pompa si è rotta: non era mai accaduto”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Siamo all’ultimatum, fissato per lunedì 25 luglio in assenza di pioggia (che in effetti non è arrivata). Siamo alla chiusura dei rubinetti per l’agricoltura, secondo la linea dettata da Regione Lombardia, per salvare almeno il primo raccolto. Ma da parte dei Consorzi di Bonifica c’è la spinta per andare oltre, se possibile, e fare qualcosa anche per il secondo raccolto.

A parlare è Guglielmo Belletti, presidente del Consorzio di Bonifica del Navarolo. “Bisogna fare il possibile – e lo dico prima di tutto da imprenditore agricolo – per salvare anche il secondo raccolto con l’irrigazione, altrimenti andremo incontro a un autunno disastroso, tenendo conto della stagione già segnata dal rincaro delle materie prime”.

Sulla pioggia è impossibile fare pronostici. “Io stesso vivo alla giornata e non faccio troppi calcoli – spiega Belletti -. Mi rendo conto della situazione eccezionale e dico che queste decisioni sono prima di tutto politiche: cosa fare con l’acqua? Quanta assegnarne all’irrigazione dei campi? Lo deve decidere la politica, la Regione in primis. Noi non possiamo fare altro che portare istanze, quelle degli agricoltori con cui parliamo ogni giorno. Ma se l’acqua non c’è, bisogna prendere delle decisioni. Evidenzio soltanto il fatto che anche l’agricoltura è, nelle nostre terre, una esigenza primaria”.

Intanto i tre impianti di Casalmaggiore, Calvatone e Isola Pescaroli lavorano a pieno regime. E non mancano gli inconvenienti. “A Calvatone, a causa del grande lavoro svolto, una pompa si è rotta: non era mai accaduto dalle ultime manutenzioni”.

Giovanni Gardani

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