Politica

Mario Draghi si è dimesso. Oggi Mattarella
a colloquio coi presidenti delle Camere

Nel suo discorso di mercoledì 20 luglio, Draghi aveva chiesto ai partiti “un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese”. Ma Lega e Forza Italia, il centrodestra al governo, ha deciso di non votare la fiducia.

Dopo la convulsa giornata di ieri, con la fiducia al Senato passata con pochissimi voti (95, su 135 votanti), il premier Mario Draghi ha presentato le proprie dimissioni, irrevocabili, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo mezz’ora di colloquio al Quirinale. Mattarella ha invitato il presidente del Consiglio a restare per gli “affari correnti”.

Nel suo discorso di mercoledì 20 luglio, Draghi aveva chiesto ai partiti “un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese”. Ma Lega e Forza Italia, il centrodestra al governo, ha deciso di non votare la fiducia.

Il Quirinale ha reso noto di aver convocato per questo pomeriggio i presidenti di Camera e Senato, “ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione”. Una volta sentiti, deciderà se sciogliere le camere o anche solo una di esse, come previsto dalla legge.

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