Si è spento Egidio Caporello,
vescovo di Mantova dal 1986 al 2006
Cordiale e interessato da sempre alla comunicazione, dialoga con i fedeli tramite i social che segue sempre con attenzione. E' un comunicatore attento e delicato, un amante della sua diocesi e delle Grazie, parrocchia nella quale si era ritirato e dove ogni anno restava affascinato dalle opere dei madonnari, che segnalava con particolare partecipazione
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Si è spento nella notte monsignor Egidio Caporello. 91 anni, vescovo di Mantova dal 1986 al 2006. “Alle ore 2.30 del 18 luglio 2022 il vescovo Egidio Caporello è tornato alla casa del Padre. Il suo servizio alla chiesa italiana, alla sua amata diocesi di Mantova, l’affetto che lo lega alla sua diocesi di origine di Padova, l’amore della sua famiglia generino una comune preghiera da elevare al Signore con riconoscenza per averci donato il vescovo Egidio con il quale abbiamo condiviso il nostro percorso di vita”.
Egidio Caporello era nato a Padova l’8 giugno del 1931. Sin dalla tenera età aveva sentito forte la vocazione. Compiuti gli studi al seminario di Padova era stato ordinato il 10 luglio del 1955. Dopo l’ordinazione aveva deciso di proseguire gli studi frequentando i corsi filosofici presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, dove al contempo ricopre l’incarico di collaboratore del Centro nazionale attività catechistiche. Dal 1959 al 1971 è viceassistente centrale dell’Azione Cattolica; nel 1974 è incaricato di dirigere la casa assistenti dell’Azione Cattolica. Nel frattempo inizia a collaborare con l’ufficio catechistico nazionale.
Il 24 luglio 1982 papa Giovanni Paolo II lo nomina segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana e vescovo titolare di Caorle; succede a Luigi Maverna, precedentemente nominato arcivescovo di Ferrara e vescovo di Comacchio. Il 19 settembre successivo riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Padova, dal cardinale Anastasio Ballestrero, coconsacranti l’arcivescovo Filippo Franceschi e il vescovo Girolamo Bartolomeo Bortignon. Il 28 luglio del 1986 viene nominato, sempre da Giovanni Paolo II vescovo di Mantova. Il 7 settembre dello stesso anno prende possesso della diocesi. Fra il 1996 ed il 2001 – contemporaneamente – è presidente della commissione episcopale per l’educazione cattolica, la cultura, la scuola e università della Conferenza Episcopale Italiana e membro del consiglio permanente. Il 13 luglio 2006 papa Benedetto XVI accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, gli succede Roberto Busti, del clero di Milano. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all’ingresso del successore, avvenuto il 7 ottobre. Si ritira presso il santuario della Beata Vergine delle Grazie a Curtatone.
Cordiale e interessato da sempre alla comunicazione, dialoga con i fedeli tramite i social che segue sempre con attenzione. E’ un comunicatore attento e delicato, un amante della sua diocesi e delle Grazie, parrocchia nella quale si era ritirato e dove ogni anno restava affascinato dalle opere dei madonnari, che segnalava con particolare partecipazione. La notizia di questa notte lascia nella costernazione tutti coloro che lo seguivano ed avevano imparato a volergli bene.
N.C.