Lavanderia Margi, quarto furto in due
anni: ci sono video e un testimone
E' una donna combattiva Giusy. Ma l'impressione di essere da sola e senza tutela, nonostante videocamere, foto, immagini e tutte le necessarie precauzioni le resta. E anche quella che, alla fine, andrà a finire come tutte le altre volte. Sino al prossimo furto. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
E’ entrato in azione ieri sera, vero le 20. Esiste il video delle telecamere di sorveglianza che lo ritrae. E’ – secondo Giusy Mori che conserva tutte le foto dei precedenti furti – sempre lo stesso che, in altre tre diverse occasioni negli ultimi due anni è passato all’azione. Corporatura asciutta, carnagione chiara, sulla 50ina o forse qualcosa in più, con ogni probabilità italiano. Nel video si vede che entra nella lavanderia, si avvicina alla cassa-gettoniera posta subito a destra, la forza con un attrezzo e poi comincia ad arraffare quello che c’è dentro. Il video mostra anche che l’uomo, disturbato da una vettura, abbandona per un attimo l’operazione, guarda dove va l’auto e poi rientra ad arraffare gli ultimi spiccioli prima di fuggire via.
E’ stanca Giusy Mori. Nonostante i video, nonostante tutto, il rapinatore della sua attività continua a fare cassa. E continua a farla franca. La lavanderia Margi è posta sul retro dello stabile delle poste. A 200 metri dalla caserma dei carabinieri. La tecnica degli ultimi furti è sempre la stessa (nei primi due il ladro era entrato dall’interno sfruttando una finestra). Questa volta c’è pure una testimone. Era in giro con i cani, conosce bene Giusy, ed ha notato l’uomo che si aggirava nei pressi dell’ingresso guardandosi attorno. E’ stata lei ad entrare nel bar che c’è dall’altra parte della strada e telefonare a Giusy. Alcuni avventori del bar si sono precipitati immediatamente davanti all’ingresso, hanno potuto vedere solamente un uomo che stava ormai fuggendo, ormai a distanza di sicurezza. A Giusy, arrivata sul posto pochi minuti dopo non è restato che constatare il maltolto ed avvisare i carabinieri.
Il bottino? 135 euro. L’incasso dell’intera giornata. E poi il danno alla gettoniera: “Sono stanca – ci racconta Giusy Mori – ho fornito tutte le prove ai carabinieri e i video. E’ sempre la stessa persona. Io amo il mio lavoro, ma sto pensando di vendere perché così non si può andare avanti”. La quarta rapina in due anni, la sesta da quando, 11 anni fa ha rilevato la lavanderia. Oggi pomeriggio ha tenuto chiuso. I carabinieri hanno acquisito tutte le immagini della videosorveglianza, nella speranza che si possa, e dopo quattro colpi pressoché identici (nelle immagini della volta precedente l’unica differenza è che erano in due), risalire al colpevole.
E’ una donna combattiva Giusy. Ma l’impressione di essere da sola e senza tutela, nonostante videocamere, foto, immagini e tutte le necessarie precauzioni le resta. E anche quella che, alla fine, andrà a finire come tutte le altre volte. Sino al prossimo furto.
N.C.