Gussola, si è spento Antonio
Mantovani: due bei ricordi
"Per tutti eri “Tugnen”, eccellente giocatore di carte, instancabile lavoratore, amico simpaticissimo e sincero. Io ho avuto la grande fortuna di conoscerti per tutta la vita come Nonno Antonio"
Si è spento, all’età di 95 anni, Antonio Mantovani. Nato a Gussola, così lo ricordano la nipote Avia e la professoressa Maria Clotilde Pasini.
“Per tutti eri “Tugnen”, eccellente giocatore di carte, instancabile lavoratore, amico simpaticissimo e sincero. Io ho avuto la grande fortuna di conoscerti per tutta la vita come Nonno Antonio. A 95 anni sapevi ancora fare di conto più velocemente di una calcolatrice. Ti ho sempre invidiato la rapidità con cui riuscivi ad arrivare al risultato. Mi hai insegnato a giocare a briscola, ma oggettivamente non ho mai vinto una partita con te: completamente impossibile contro la tua memoria e capacità. Eri un ballerino meraviglioso e ricordo sempre con gioia le sere d’estate passate a vedere Te e la Nonna ballare alle feste al mare e alle feste di paese: ogni momento era buono per scendere in pista e stupire il pubblico con la vostra complicità. Ho sempre ammirato la tua personalità estroversa, capace di strappare un sorriso a chiunque ti fosse attorno. Eri in grado di fare amicizia con tutti, addirittura a volte senza parlarne la stessa lingua. Ancor più ammirevole questo tuo aspetto, considerato le avversità che la vita ti ha presentato. In 95 anni, ne hai viste tante: hai conosciuto la guerra, la carestia, la perdita, ma sul cammino hai anche trovato la tua compagna di vita: la mia cara Nonna, tanti momenti felici e una famiglia che ti ama. Il mondo andrà avanti come sempre, ma da oggi, caro Nonno, sarà un posto più triste. Ti voglio bene“. (Avia)
“Se ne è andato così, in fretta e in silenzio, l’ultimo e il più anziano camionista di Gussola. Antonio Mantovani nato a Gussola 95 anni fa. Il suo camion e i lunghi viaggi attraverso la penisola erano un bagaglio di ricordi che condivideva spesso con gli amici e con me, quando andavo quotidianamente, a trovarlo. Era anche motivo di orgoglio per lui ricordare le difficoltà del lavoro di camionista di una volta, senza riscaldamento, né aria condizionata, senza servosterzo sulle strade di montagna o sul traghetto per la Sicilia. Però queste difficoltà sembravano meno pesanti, perché condivise con la moglie Giovanna, pure camionista. Coppia molto affiatata, entrambi estroversi e amanti della compagnia, quando in estate in paese c’erano feste o fiere, si vedevano volteggiare sulla pista da ballo fino a mezzanotte e oltre; poi a casa un veloce cambio d’abito ed ecco la coppia salire sul camion per iniziare il viaggio di lavoro. Questi e tanti altri ricordi della sua attività. Ma i suoi interessi spaziavano dal suo lavoro ai problemi politici o sociali che Antonio seguivacostantemente nelle varie trasmissioni televisive e di cui discuteva, con competenza, con me e con gli amici al bar, finchè gli è stato possibile, fino a che l’emergenza Covid non gli ha impedito di uscire e non gli ha portato via gli amici di briscola più cari. Le nostre conversazioni, però mi hanno rivelato un altro aspetto della sua personalità: una memoria prodigiosa. Ricordava alla perfezione eventi storici del passato e soprattutto età, data di nascita di amici e tantissime persone del paese, nonché le relazioni di parentela tra di loro; un vero ufficio anagrafe, una memoria storica del suo paese natale. Il 2 giugno aveva rinnovato la sua preziosa patente di guida, concessa per i prossimi due anni, traguardo raggiunto con grande soddisfazione e piacere. Sono contenta di averlo conosciuto e di aver trascorso vicino a lui e alla moglie Giovanna e di essere considerata parte della famiglia.Ciao Antonio e Buon viaggio!” (Prof.ssa Maria Clotilde Pasini)
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