Gas e caro bollette: la guida al
risparmio energetico in 20 mosse
Lo studio di Enea parte da un elemento: il settore residenziale è responsabile di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di Co2, ma è prevista l’estensione anche al terziario con l’accortezza di distinguere i consumi delle utenze a cui non applicare le misure, come ospedali e scuole
Enea ha presentato uno studio che individua le Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale. Un report che mette insieme una serie di misure nel settore residenziale tese a risparmiare metri cubi di gas metano e ridurre la bolletta delle famiglie.
Lo studio di Enea parte da un elemento: il settore residenziale è responsabile di circa il 30% dei consumi finali di energia e del 12% delle emissioni dirette di Co2, ma è prevista l’estensione anche al terziario con l’accortezza di distinguere i consumi delle utenze a cui non applicare le misure, come ospedali e scuole. In più in Italia il 43% dell’elettricità è legata alla produzione termoelettrica da gas con un rendimento del 56%. Questo significa che anche l’utilizzo dell’energia elettrica in Italia ha a che fare con la produzione e il consumo di gas. Lo studio comprende i 25,7 milioni di nuclei familiari con una media di 2,3 persone per famiglia e, per ogni zona climatica, sono state calcolate delle percentuali di risparmio medie, considerando la diversa incidenza, nel parco immobiliare italiano, del numero di appartamenti, 70% delle abitazioni in Italia, e di case monofamiliari, 30%.
Sono due le linee d’azione: le misure comportamentali, cioè quelle che possiamo adottare in prima persona, e le misure amministrative, cioè quelle calate dall’alto. Per quanto riguarda le misure amministrative lo studio prevede la riduzione della temperatura domestica d’inverno di 1 grado da 20° a 19°C, riduzione di un’ora al giorno dell’accensione dell’impianto, riduzione di 15 giorni il periodo di accensione dell’impianto, una settimana all’inizio e una alla fine del periodo. In questo modo si ottiene una diminuzione del 17,5% del consumo di gas che corrisponde a 2,7 miliardi di metri cubi il che contribuisce a un risparmio medio di 178 euro annuo per famiglia.
Le misure comportamentali si dividono in due tipologie: quelle con un piccolo investimento e quelle senza investimento. Le misure comportamentali con un piccolo investimento potrebbero originare un risparmio potenziale su base annua di 3,6 miliardi di metri cubi/anno e ulteriori 0,4 miliardi di metri cubi di gas, originando un risparmio economico per le famiglie pari a 240 euro annui. E prevedono:
- Sostituzione climatizzatori esistenti con modelli ad alta efficienza d’inverno;
- Sostituzione climatizzatori esistenti con modelli ad alta efficienza d’estate;
- Installazione di nuove Pdc elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie;
- La sostituzione di elettrodomestici con modelli ad alta efficienza;
- Sostituzione lampadine a incandescenza e fluorescenti a fine vita con Led;
Mentre le misure comportamentali senza investimento potrebbero portare a un risparmio di 1,8 miliardi di metri cubi di gas. Questo tipo di misure prevedono:
- Utilizzo di pompe di calore elettriche esistenti installate per il condizionamento estivo, anche per l’inverno;
- Ridurre le ore di accensione delle lampadine;
- Ridurre il numero di lavaggi con lavatrice e lavastoviglie;
- Abbassare il fuoco dopo ebollizione della pasta;
- Spegnere il frigorifero durante le vacanze o importarlo in modalità a basso consumo;
- Non lasciare Tv, decoder e dvd in stand by;
- Ridurre il tempo di accensione del forno;
Agenzia DIRE