Devicenzi, terza tappa d'Islanda:
tra pioggia, vento e meraviglia
"l’Islanda e’ così, una terra affascinante che sto scoprendo giorno per giorno e che ti riserva delle sorprese fantastiche, tra paesaggi e cascate meravigliose, ma che non regala! Te li devi guadagnare, soprattutto se la scopri in sella ad una bici."
Sono già tre le tappe alle spalle. Non sono andate come avrebbero dovuto, ma pure questo, nelle avventure, va messo in conto. Andrea Devicenzi prosegue il suo viaggio in bici alla scoperta dell’Islanda. Il tempo lo sta mettendo alla prova e ieri, a 55 chilometri dal luogo che aveva fissato per fermarsi, è dovuto scendere dalla bicicletta. Il fortissimo vento non gli consentiva di pedalare in assoluta sicurezza. Non rischia più del necessario, ed è giusto così: le imprese vanno portate a termine e la rinuncia di oggi, per chi è determinato, è sempre il lasciapassare di domani.
Non sono andatre – come dicevamo – le tappe come nella programmazione perché un conto è prendere una cartina, guardarsi un documentario, studiarsi i percorsi e programmare. Un altro è vivere una terra primordiale, ricca di spunti, di energie, di cambiamenti, di nuvole e vento. Ricca – e in questo periodo ancora di più – di luce. Ha dovuto fermarsi l’Iron Man di Martignana, ha dovuto prendere, guardare, meravigliarsi, farsi travolgere dalla forza che quella terra sprigiona.
Così racconta la sua seconda tappa, da Selfoss alla spiaggia nera del villaggio di Vik y Myrdal: “E’ stata una tappa impegnativa, l’Islanda e’ così, una terra affascinante che sto scoprendo giorno per giorno e che ti riserva delle sorprese fantastiche, tra paesaggi e cascate meravigliose, ma che non regala! Te li devi guadagnare, soprattutto se la scopri in sella ad una bici.
Necessariamente ci si deve fermare ai punti che ad un tratto ti si presentano davanti. Troppo grande la voglia di riprendere le meraviglie davanti ai nostri occhi, guardardarle, godersele. E’ per questo che in queste prime due tappe i tempi di percorrenza si sono allungati tantissimo e non sono riuscito ad organizzarmi per la diretta come avrei voluto ed a cui tengo molto. Ma rimedierò.
Ci tengo tantissimo a chiacchierare con tutti voi….
Con le foto ed i video postati durante la giornata spero comunque di avere reso l’idea di quanto sia affascinante l’Islanda, la terra dei Vichinghi e dei vulcani… e se non ci sono ancora riuscito appieno, datemi ancora un pò di tempo per fare tutto al meglio. Il tempo oggi e’ stato davvero vario. Un alternarsi di pioggia e vento che negli ultimi dieci chilometri, lungo al salita che portava in cima a 170 metri di dislivello da cui ammirare Vik, la pioggia ed il vento hanno aumentato di intensita ed è stato difficilissimo. Ma anche questo lo avevo messo in conto, duqneu ho stretto i denti ed immaginato la gioia nel raggiungere il fine tappa.
Ora un poco di riposo, dentro al sacco a pelo e la tenda, con i tappi nelle orecchie e la fascia agli occhi. Domani si riparte. Il morale è a mille, con la squadra non mancano le discussioni costruttive perchè tutti e tre vogliamo il massimo da questo viaggio. Ma il morale è alto anche grazie a tutte le persone che mi seguono e scrivono. Anche se siamo a distanza di migliaia di chilometri vi sento davvero vicini“.
Le foto che vedete a corredo del pezzo sono quelle di Andrea. Ieri sera, in diretta ha spiegato che sono molte anche i video che sta archiviando. Video che serviranno per un vero e proprio film. Altra promessa fatta ieri sera è quella di non rinunciare più alle dirette, da 20.30 a 21.15 il collegamento (l’orario non è fisso, molto dipenderà dalla giornata). Su questa seconda promessa non siamo in grado di dire se riuscirà a mantenerla. Ma poco importa. Ci sono i pensieri, le immagini che di tanto in tanto posta. C’è la consapevolezza in primo luogo sua, ma anche di tutti quelli che lo conoscono, che porterà a termine anche questa impresa, come le altre. E porterà a casa altre cose da raccontare alla sua maniera, sempre con infinito entusiasmo.
N.C.