Cronaca

Stagno di Roccabianca, una
bella giornata dedicata al fiume

E’ stata chiaramente anche l’occasione per pregare per la fine della siccità. Un ulteriore momento di preghiera avrà luogo giovedì, 14 luglio, alle 19.15, a Brancere con la recita del Rosario alla cappella dedicata alla Madonna di Brancere, Regina e Patrona del Po

Esplorando il futuro del Po. Gli interventi del PNRR – Rinaturazione del fiume, quali ricadute: questo il titolo della tavola rotonda che si è svolta domenica a Stagno di Roccabianca (Parma), promossa dal circolo Aironi del Po di Legambiente.

Un momento di confronto tra gli Enti preposti all’esecuzione dei lavori di rinaturazione del Grande fiume, finanziati dal PNRR, ed i sindaci dei territori rivieraschi parmensi. Dall’incontro, moderato dal professor Renzo Valloni dell’Università degli studi di Parma, a cui sono intervenuti il direttore di Aipo Luigi Mille; il funzionario dell’Autorità di bacino del fiume Po Tommaso Simonelli; il presidente degli Aironi del Po di Legambiente Massimo Gibertoni e, come anticipato , i sindaci dei comuni rivieraschi parmensi, sono emersi sia elementi di criticità (necessità imprescindibile di monitoraggi in corso d’opera, mancato coinvolgimento dei territori, necessità di individuare soggetti gestori post opera) sia la possibilità che i territori si organizzino per la gestione futura delle aree oggetto di intervento con un necessario confronto con la Regione.

Importante comunicazione è stata quella relativa alla necessità di intervenire con provvedimenti legislativi sulla gestione del Pubblico Demanio. Chi scrive queste righe, abituato a parlare direttamente con il fiume, ormai allergico alla possibilità di confrontarsi con le persone, ha preferito ancora una volta starsene in disparte, consapevole del fatto che spesso e volentieri convegni, tavole rotonde e iniziative simili finiscono in un allegro e amichevole chiacchiericcio, tipico di una società di cicale, non certo formiche o api operaie, in cui si fa molto chiasso con le parole e non si producono i fatti.

Consapevole anche del fatto che quando l’argomento fiume sarà passato di moda, resteremo a parlare di Po in quattro gatti, come al solito, e forse è anche giusto così. La speranza, ma ormai è ora di toccar ferro, è che dal fiume stiano alla larga digaioli, “tifosi” del nucleare e portatori di interessi personali e di bottega: contro questi soggetti, qualora dovessero avanzare, chi scrive queste righe sarebbe pronto anche a dare vita a manifestazioni di massa e ad impedire certi interventi con ogni mezzo, con l’unico obiettivo di tutelare quello che ad oggi è l’unico (e tale deve rimanere) fiume a corrente libera d’Europa.

Fiume che, certamente, deve essere rinaturato e promosso in chiave ambientale ed ecologica, come straordinario polmone verde, e azzurro, del Nord Italia. La giornata a Stagno di Roccabianca è proseguita con il “Big Jump” da spiaggia attrezzata, organizzato sempre da Legambiente Aironi del Po, e con un momento di preghiera, vale a dire la messa celebrata, proprio di fronte al fiume, dal vescovo di Fidenza monsignor Ovidio Vezzoli che, al termine della funzione, ha impartito la benedizione alle acque del Po.

E’ stata chiaramente anche l’occasione per pregare per la fine della siccità. Un ulteriore momento di preghiera avrà luogo giovedì, 14 luglio, alle 19.15, a Brancere con la recita del Rosario alla cappella dedicata alla Madonna di Brancere, Regina e Patrona del Po. A Stagno di Roccabianca, la giornata sul fiume si è chiusa con la serata gastronomica dal titolo “Dal Po al Rio de La Plata” con torta fritta, salumi tipici e grigliata argentina

Eremita del Po, Paolo Panni

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