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Viadana, pubblicato il bando per
l'affidamento ristorazione scolastica

L’importo complessivo a base di gara, comprensivo di eventuale proroga, è pari a 3 milioni 426mila 245 euro. Il termine di presentazione delle domande è fissato per il giorno 4 agosto 2022 alle ore 9

Sul sito istituzionale del Comune da oggi è pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica all’interno dei plessi situati sul territorio viadanese per gli anni scolastici 2022/2023, 2023/2024 e 2024/2025. L’importo complessivo a base di gara, comprensivo di eventuale proroga, è pari a 3 milioni 426mila 245 euro. Il termine di presentazione delle domande è fissato per il giorno 4 agosto 2022 alle ore 9.

L’appalto riguarda l’affidamento del servizio a domanda individuale di ristorazione scolastica per le scuole del territorio di ogni ordine e grado afferenti il primo ciclo di istruzione del Comune di Viadana, di cui beneficeranno: gli alunni del Nido Comunale Crescere; gli alunni delle Scuole dell’Infanzia Statali; gli alunni delle Scuole Primarie Statali; gli alunni delle Scuole Secondarie di Primo Grado Statali; gli iscritti alle scuole materne estive e ai centri estivi comunali, laddove attivati; gli educatori/insegnanti e altro personale operante nelle scuole autorizzato dal Comune.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di erogare un servizio di ristorazione scolastica di qualità a tutti gli alunni iscritti a tempi scuola con rientro pomeridiano, facilitando dunque l’accesso e la frequenza dei bambini e dei giovani al sistema scolastico e incentivando al contempo corretti comportamenti alimentari.

La programmazione del servizio è sottesa da almeno quattro direttrici che esprimono gli intendimenti dell’amministrazione volti a migliorare qualità e gradimento del pasto somministrato all’utente finale, a garantire massime condizioni di sicurezza igienico-sanitaria, ad attribuire al servizio nel suo complesso, nel rispetto e richiamo ai CAM del settore, una forte connotazione di rispetto dell’ambiente e delle condizioni sociali di lavoro nel comparto agricolo da cui deriva l’approvvigionamento delle derrate alimentari e a favorire l’inclusione sociale-lavorativa di persone svantaggiate, compatibilmente con le possibilità offerte dal servizio.

Per quanto concerne la percezione dell’appetibilità del pasto è evidente quanto la presenza di cucine interne ai plessi scolastici possa influire sul prodotto finale servito a bambini/alunni così come la riduzione delle distanze di percorrenza tra centri di produzione (cucine) e luogo di somministrazione dei pasti confezionati in asporto. Tutto ciò con attenzione anche ai costi, calibrando la produzione sull’effettivo fabbisogno con una riorganizzazione complessiva del servizio.

Di pari passo massima attenzione viene posta al potenziamento delle procedure igienico-sanitarie, necessaria in epoca di emergenza pandemica e all’adozione di tutte le misure organizzative atte a prestare il servizio nel rispetto di distanziamento e tracciabilità.

Importante è anche l’attenzione per l’impatto ambientale con l’intento di dare priorità, nell’approvvigionamento della materia prima, a derrate provenienti da agricoltura biologica e prodotti DOP, DOC, IGP, stagionali e a filiera corta. Ciò al fine di contribuire sia alla qualità del pasto fornito all’utente finale sia al rispetto dell’ambiente in termini di minore sfruttamento intensivo del territorio. A dimostrazione di questa volontà l’amministrazione comunale, in base a quanto previsto dal D.M. n. 14771 del 18/12/2017 “Criteri e requisiti delle mense scolastiche biologiche”, intende ottenere il requisito di Mensa Scolastica Bio.

Da ultima, vi è l’intenzione di promuovere progettualità tese a creare opportunità lavorative per persone disagiate al fine di favorirne l’inclusione lavorativo-sociale.

“Si tratta di una gara tra le più importanti in termini di risorse economiche impiegate e tempo dedicato per realizzarla – afferma il sindaco Nicola Cavatorta -. L’ Ufficio Scuola ci sta lavorando da mesi ed è stata una delle priorità fin dai primi momenti in cui ci siamo insediati nel 2020. Nel frattempo con la sistemazione e ammodernamento delle cucine, già da marzo, i pasti vengono prodotti in loco. Dall’anno scorso è stata riattivata la commissione mensa, tutti ingredienti affinché ci sia un effettivo miglioramento della qualità dei pasti per i nostri bambini. La ditta che si aggiudicherà il servizio quindi dovrà garantire gli alti standard qualitativi che l’amministrazione comunale ha fortemente voluto”.

“In accordo con quanto indicato anche dal sindaco – spiega l’assessore all’Istruzione Rossella Bacchi – ritengo che sia stato fatto un grande lavoro sul piano della formazione dei componenti della Commissione Mensa e una importante riorganizzazione del servizio da parte dell’Ente. Entrambi si sono resi necessari per portare a una produzione pasti interna al Comune, con un gruppo di controllo del servizio erogato adeguatamente formato. L’atto conclusivo in seguito alla riorganizzazione del servizio mensa è stato quello di predisporre la gara d’appalto”.

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