Ma le previsioni davano solo
allerta "gialla", cioè ordinaria
E in effetti i problemi che si sono avuti sono quelli descritti nella scala del rischio idrogeologico: l’allerta gialla infatti include cadute di rami e alberi, strade e ferrovie interrotte, esondazioni di fiumi (la siccità degli ultimi mesi scongiura questo pericolo), sottopassi e seminterrati allagati, interruzioni delle linee telefoniche ed elettriche.
Una bufera andata al di là delle previsioni, quella che si è abbattuta lunedì su Cremona e provincia. Dall’Arpa regionale era arrivata ai Comuni l’allerta gialla, quella cioè di rischio ordinario e per questo non erano state diramate particolari precauzioni.
E in effetti i problemi che si sono avuti sono quelli descritti nella scala del rischio idrogeologico: l’allerta gialla infatti include cadute di rami e alberi, strade e ferrovie interrotte, esondazioni di fiumi (la siccità degli ultimi mesi scongiura questo pericolo), sottopassi e seminterrati allagati, interruzioni delle linee telefoniche ed elettriche.
Ma la violenza dei fenomeno ha sorpreso tutti, amministratori compresi, come spiega il sindaco di Gerre de Caprioli Michel Marchi nel fare una prima conta dei danni: “A seguito dell’evento atmosferico, scarsamente preannunciato dai sistemi informativi regionali, non sono al momento pervenute segnalazioni di gravi danni. Ci sono problemi alla vegetazione ad alto fusto soprattutto nell’ultimo tratto di via Landi, strada verso il Mento e Alzaie. Una pianta è crollata nell’area cani senza danni alla recinzione. L’area è agibile con prudenza. Sconsiglio di entrare nel bosco a Po nel breve onde poter eseguire verifiche su eventuali alberi crollato o impigliati”.
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