Ambiente

Siccità, i sindaci dicono no
all'abbassamento dell'Idro

Il Prefetto ha mostrato molto interesse per questo esperimento, ha infine espresso grande preoccupazione anche per i danni che verrebbero fatti al lago d’Idro se si dovesse attuare l’abbassamento sotto lo scolmo naturale.

In data 23 giugno 2022, alle ore 19, in seguito a un invito rivolto telefonicamente il giorno precedente con toni molti severi e allarmati dal Sindaco di Idro a nome dello scrivente “Protocollo d’intesa” al Prefetto di Brescia, mediante la segreteria della Prefettura, a venire sul lago d’Idro prima della fine di giugno per rendersi conto personalmente della situazione del lago prima della eventuale decisione di abbassarlo al di sotto dello scolmo naturale nel suo fiume Chiese emissario, ha avuto luogo in Prefettura questo incontro richiesto con la massima urgenza.

Il Sindaco di Idro Aldo Armani, che ha avuto la parola per primo, ha esposto al Prefetto dott.ssa Maria Rosaria Laganà, pacatamente ma con fermezza, la piena comprensione della drammaticità della situazione ma ha anche espresso una netta contrarietà all’abbassamento del lago al di sotto dello scolmo naturale, ed ha ricordato che sono trent’anni che dal lago d’Idro si chiede all’immenso comparto agricolo che dagli inizi del ‘900 ha sfruttato in maniera innaturale e abnorme questo lago di innovare i propri sistemi irrigui, al fine di saper affrontare le crisi idriche, per evitare le situazioni che attualmente stiamo vivendo; ma il comparto agricolo non ha mai dato risposte.

Il Prefetto ha informato che nei vari incontri tecnici avuti nei giorni scorsi su questa ipotesi di abbassare il lago sotto lo scolmo naturale, le varie parti hanno mostrato prudenza e comprensione in merito ai danni che verrebbero portati al lago d’Idro. I vari interventi dei Sindaci, tutti quattro presenti, Umberto Bondoni di Anfo e Gianzeno Marca di Bagolino ed era presente anche il Sindaco di Bondone Chiara Cimarolli, hanno rimarcato la questione ambientale, ovvero i danni al patrimonio ambientale che verrebbero causati, e il Sindaco di Bondone ha specificato che già per come è stato abbassato adesso il Biotopo situato nel territorio del suo Comune, SIC-classificato sito di interesse comunitario dalla CE, un danno è già stato fatto perché una parte è già in secca.

Il Presidente della Federazione, Gianluca Bordiga ha dapprima fatto mente locale sulla storia della difesa del lago, che dopo due decenni di battaglie popolari riconquistato il deflusso minimo vitale allo scolmo naturale, ed ha informato di una fase sperimentale che su iniziativa dell’Università di Milano con la collaborazione di una azienda agricola di Volta Mantovana è stata attuata, con la prova pratica di sensori studiati appositamente, che vanno messi nel terreno da irrigare, sono questi sensori a chiamare l’acqua in base al grado di umidità del terreno; queste prove finora hanno dimostrato un risparmio del 50% di acqua, pur irrigando ancora col sistema antico a scorrimento.

Il Prefetto ha mostrato molto interesse per questo esperimento, ha infine espresso grande preoccupazione anche per i danni che verrebbero fatti al lago d’Idro se si dovesse attuare l’abbassamento sotto lo scolmo naturale. I Sindaci, infine, si sono espresso favorevolmente alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo di acqua nelle aree della pianura. L’incontro s’è concluso con l’impegno a tenere un contatto costante, per ogni aspetto di cui s’è parlato in questa prima volta.

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