Padania Acque, nessuna allerta per
disponibilità potabile in provincia
Le temperature particolarmente elevate dell’ultimo mese richiedono però una intensificazione delle azioni di monitoraggio dell’acqua attraverso le attività di campionamento e di analisi dell’acqua di rete effettuate dal laboratorio interno di Padania Acque e dall’ente esterno preposto ATS Val Padana
Nessuna allerta sulla disponibilità di acqua potabile in provincia di Cremona. Padania Acque ribadisce il proprio impegno, insieme alle istituzioni e al fianco dei cittadini, per mettere in campo ogni azione virtuosa che generi risparmio idrico e che consenta quindi di contenere il consumo di acqua potabile, ma precisa che l’erogazione di acqua potabile per usi civili e produttivi non è critica né a rischio.
Il livello di acqua presente nelle falde a uso idropotabile è nella norma e allineato ai valori della scorsa estate. Le falde sotterranee, quindi, non registrano un abbassamento della quantità di acqua. Allo stato attuale, nel nostro territorio non viviamo una condizione di carenza idrica in quanto l’acqua viene prelevata dalla falda sotterranea tramite 229 pozzi collocati a una profondità tra i 120 e i 200 metri.
Le temperature particolarmente elevate dell’ultimo mese richiedono però una intensificazione delle azioni di monitoraggio dell’acqua attraverso le attività di campionamento e di analisi dell’acqua di rete effettuate dal laboratorio interno di Padania Acque e dall’ente esterno preposto ATS Val Padana.
Per rispondere alle numerose richieste che pervengono a Padania Acque circa la mancata chiusura di alcune fontanelle a getto continuo, si specifica che i circa 150 punti di campionamento ufficiali e codificati che sono dislocati sulla rete dell’acquedotto permetto di verificare quotidianamente la qualità dell’acqua. Di questi solo una parte, ovvero circa 45 fontanelle, erogano acqua a flusso continuo poiché posizionati in punti della rete idrica che, per garantire una rappresentatività del campione, necessitano di un significativo ricambio di acqua. Tale specificità è contenuta in una direttiva del 2001 emanata da Regione Lombardia, al fine di assicurare controlli rappresentativi per le analisi da compiere.
Anche la periodica attività di spurgo effettuata in tratti della rete provinciale dell’acquedotto, lunga ben 2.200 km, viene realizzata per garantire la pulizia della rete di distribuzione e un’elevata qualità dell’acqua. Lo stesso vale per le attività di sanificazione degli impianti delle case dell’acqua.
In conclusione, in questo periodo di grande caldo, oltre al corretto e consapevole uso della risorsa idrica, è altrettanto importante verificare e garantire la qualità dell’acqua potabile.
La disponibilità di acqua potabile non deve comunque portarci a sottovalutare l’emergenza che territori, anche a noi molto vicini, si trovano a dover affrontare. A tal proposito, il gestore unico dell’idrico cremonese ha divulgato nei giorni scorsi un decalogo di buone pratiche per un utilizzo responsabile dell’acqua. Il manifesto, condiviso con l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona e con il Comitato Consultivo in rappresentanza di tutti i Sindaci, rappresenta alcune semplici, ma efficaci, indicazioni da seguire quotidianamente.
Padania Acque presta sempre particolare attenzione alla costante riduzione delle perdite idriche, che a livello nazionale si attestano mediamente al 47,6% mentre per la rete dell’acquedotto della provincia di Cremona si registra circa il 24%, un valore in linea con quello europeo e che colloca Padania Acque in classe A.
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