Cronaca

No CR-MN, nuovo documento:
"La Corte dei Conti dov'é?"

"Ribadiamo alla Regione che la convenzione di concessione andrebbe dichiarata decaduta, ai sensi dell’art. 36 della stessa, che prevede che nulla sia dovuto al concessionario nel caso in cui sia dimostrata la sua incapacità tecnico-economica e/o patrimoniale di portare avanti un progetto"

Chiedono l’intervento della Corte dei Conti gli ambientalisti per quel che riguarda la complessa vicenda della Cremona Mantova. E lo fanno attraverso un comunicato, diffuso nella giornata di ieri. Il comunicato è firmato Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre – Legambiente Cremona – WWF Cremona Italia Nostra Cremona – Italia Nostra Mantova – ArciBassa – Fiab Lombardia – Slow Food Cremonese Salviamo il Paesaggio Cremonese Casalasco – Noi Ambiente, Salute ODV Viadana – Crea Futuro per le Energie Rinnovabili Associazione Persona-Ambiente – Gruppo Ecologico “El Muroon” Pro Natura – Forum delle idee Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona.

La vicenda legata al progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova si arricchisce di un nuovo e inquietante tassello, rivelato agli ignari contribuenti lombardi dal settimanale “L’Espresso”: “…. Lo scorso maggio si è saputo che Stradivaria ha fatto ricorso al Tar contro l’esproprio di Aria e ha chiesto, oltre ai costi di progettazione, anche il riconoscimento del 10 per cento del valore dell’opera. Sarebbero almeno altri 80 milioni di penale secondo la stessa Aria che nel suo sito parla di 800 milioni di investimento per realizzare 60 chilometri di asfalto con 43 anni di durata della concessione, molto oltre le indicazioni dell’Ue sulla durata massima di questi contratti. Se Stradivaria vincerà, si profila un danno erariale gigantesco…”

Dunque, se così fosse, e se il giudice accogliesse le richieste di Stradivaria, la regione si troverebbe a dover sborsare l’esorbitante somma di circa 130 mln di euro solo per chiudere il contenzioso con la ex concessionaria, che da circa venti anni tiene sotto scacco un intero territorio con la promessa di un progetto insensato e insostenibile.

Come comitati e associazioni ambientaliste cremonesi nel febbraio scorso abbiamo inviato alla Procura regionale della Corte dei Conti una segnalazione di danno erariale, in seguito alla decisione della giunta regionale lombarda di erogare la somma di € 24.970.681,12, disposta con deliberazione N.XI / 5837 del 29/12/2021, a favore della propria società concedente ARIA spa, al fine di sottoscrivere l’accordo per la risoluzione consensuale della convenzione di concessione in essere con la società concessionaria Stradivaria S.p.a..

Così, dopo che il progetto autostradale della Cr-Mn, ha subito una doppia bocciatura per insostenibilità economico finanziaria da parte della Direzione Generale Infrastrutture e dalla stessa società concedente ARIA S.p.A., ora ci troviamo nella paradossale situazione per cui, la società concessionaria Stradivaria S.p.a., nonostante non sia stata in grado di adempiere ai propri obblighi contrattuali, avrebbe addirittura chiesto, oltre all’indennizzo dei costi finora sostenuti, l’applicazione dell’art. 37 sulla Revoca della concessione, cioè “ un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno, pari al 10% del valore delle opere ancora da eseguire”.

Chiediamo ai gruppi e ai consiglieri regionali più liberi e più lontani da queste logiche speculative, e sensibili al corretto utilizzo del denaro pubblico, ad esempio al gruppo consigliare del M5S che su questo progetto ci sembra il più critico e indipendente, di mettere in campo ogni possibile azione al fine di contrastare questa situazione, e in particolare di inviare alla Corte dei Conti una propria denuncia per danno erariale nei confronti di Regione Lombardia, convinti che ciò avrebbe un impatto molto più significativo nel segnalare i fatti sopracitati, e nel sollecitare l’intervento di verifica e di controllo da parte della Corte stessa.

Ribadiamo alla Regione che la convenzione di concessione andrebbe dichiarata decaduta, ai sensi dell’art. 36 della stessa, che prevede che nulla sia dovuto al concessionario nel caso in cui sia dimostrata la sua incapacità tecnico-economica e/o patrimoniale di portare avanti un progetto, quello autostradale, per il quale si è aggiudicata una gara pubblica in qualità di soggetto proponente.

No all’autostrada Cr-Mn! Sì alla riqualificazione della SS10!

redazione@oglioponews.it

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