Ambiente

I Consorzi di Bonifica:
"Necessarie misure straordinarie"

Di fronte al progressivo inasprirsi dell’emergenza siccità in Lombardia, con riserve idriche mediamente al di sotto del 60 per cento rispetto al periodo di riferimento, è necessario individuare priorità di intervento e proseguire con le misure straordinarie.

Al Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, piena condivisione sulla priorità all’irrigazione per garantire gli approvvigionamenti alimentari”. Lo afferma una nota a margine dell’incontro, l’Anbi, associazione dei consorzi di bonifica e irrigazione. “A rischio la produzione della prima regione agricola per valore economico”.

Di fronte al progressivo inasprirsi dell’emergenza siccità in Lombardia, con riserve idriche mediamente al di sotto del 60 per cento rispetto al periodo di riferimento, è necessario individuare priorità di intervento e proseguire con le misure straordinarie.

“Nella nostra regione la priorità è salvare il primo raccolto: e per non vanificare l’irrigazione delle scorse settimane, resa possibile sino ad oggi anche grazie a severe scelte di razionamento (turni ridotti, turnazione rogge derivate, ecc.), è necessario continuare a poter disporre almeno delle attuali portate dai fiumi, nonostante siano state fin qui largamente inferiori alle necessità delle colture”. Questa è la richiesta di ANBI Lombardia, l’associazione dei consorzi di bonifica e irrigazione, che il presidente Alessandro Folli ha ribadito al Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica convocato dalla Regione Lombardia.

A rischio c’è la produzione agricola della prima regione italiana per valore economico del settore primario, con gli immaginabili drammatici effetti che una drastica riduzione dei raccolti potrebbe avere sugli approvvigionamenti alimentari, già alle prese con la spirale inflazionistica e speculativa legata all’invasione dell’Ucraina. Non solo, senza l’irrigazione nelle campagne sarebbero compromessi gli equilibri ambientali dell’intera pianura, compresa la ricarica delle falde sotterranee.

Un indirizzo pienamente condiviso dalla giunta lombarda, intervenuta oggi con gli assessori Massimo Sertori (enti locali e montagna), Fabio Rolfi (agricoltura), Raffaele Cattaneo (ambiente) e Pietro Foroni (territorio e protezione civile). “Il nostro auspicio – ha continuato Folli – è che possano essere rafforzati gli interventi messi in campo dalla Regione, a partire dall’interlocuzione con i gestori dei bacini idroelettrici per continuare a coniugare, con un programma di rilasci delle risorse disponibili nelle dighe, le esigenze dell’agricoltura con quelle della produzione di energia, entrambe prioritarie per la sicurezza nazionale”. È ormai inevitabile – a giudizio di ANBI Lombardia – valutare anche misure straordinarie, tra cui le deroghe ai livelli di regolazione dei laghi.

L’associazione lombarda dei consorzi di bonifica è tornata inoltre a sollecitare un piano straordinario di investimenti per affrontare le conseguenze della crisi climatica in un settore vitale come quello della gestione dell’acqua.

Il fiume Mella alla confluenza nell’Oglio

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