Rivarolo del Re, ARCA e Regione:
nasce il primo SMI per ragazzi
"Si occuperà di fragilità - ci racconta il primo cittadino di Rivarolo del Re - e questo è davvero un gran progetto, che peraltro consentirà il recupero di un'area del comune disagiata". 700 metri quadri di una ex fabbrica, con alcuni capannoni sui quali gravano ancora lastre di fibrocemento amianto. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Un progetto enorme per un piccolo comune come Rivarolo del Re. Che ha un sindaco, Luca Zanichelli, dal cuore gigante che prova anche ad avere – e realizzare – grandi sogni. A questo stava lavorando da un po’ di tempo. Trattative, viaggi a Milano, telefonate e una Fondazione, la Fondazione ARCA, una grande e solida realtà nell’ambito del terzo settore, che ha sposato subito l’idea. A Rivarolo sorgerà – uno dei primi dell’intera Lombardia – uno SMI (Servizio Multidisciplinare Integrato) per la fascia d’età che va dai 13 ai 24 anni. Una struttura convenzionata che si occuperà di giovani. “Si occuperà di fragilità – ci racconta il primo cittadino di Rivarolo del Re – e questo è davvero un gran progetto, che peraltro consentirà il recupero di un’area del comune disagiata“. 700 metri quadri di una ex fabbrica, con alcuni capannoni sui quali gravano ancora lastre di fibrocemento amianto. “Verrà tutto ripulito, e in quegli spazi sorgerà la struttura, un parco e i parcheggi“.
A darne notizia, ieri, la stessa assessore al Welfare e vice presidente di Regione Lombardia Letizia Moratti dalla sua pagina facebook: “Regione Lombardia – scrive la Moratti – ha avviato, insieme con il Comune di Rivarolo del Re e Uniti (Cr) e la Fondazione Arca, un progetto che prevede un servizio ambulatoriale dedicato a ragazzi dai 13 ai 24 anni con problemi di dipendenze e disturbi comportamentali. Il servizio prevede un’equipe multidisciplinare con psicologi dell’età evolutiva, neuropsichiatri e il coinvolgimento dell’intera filiera di servizi e agenzie educative territoriali (piani di zona, consorzi servizi alla persona, comuni, curia, ospedale, Ser.d., centri di aggregazione, ecc.). Il servizio nascerà nel comune di Rivarolo del re in una struttura di 700 mq, logisticamente importante perché collocato all’interno del nuovo distretto sanitario dell’Oglio Po, non solo, ma risulta essere strategicamente efficace perché copre un vasto territorio a cavallo delle due provincie (Mantova e Cremona) dell’A.T.S Valpadana. Un servizio ambulatoriale che all’interno della filiera costituirà un valore aggiunto in termini di intercettazione, aggancio, presa in carico e cura in tempi molto ridotti e caratterizzato da una elevata elasticità per rispondere ai bisogni e al carattere di gravità molto variabile considerata l’età dell’utenza. Fondamentale sarà il coinvolgimento totale delle famiglie e la capacità della fondazione Arca di completare il ciclo terapeutico educativo attraverso un centro diurno e una comunità per giovani dai 13 ai 25 anni. Ringrazio Luca Zanichelli, sindaco di Rivarolo, Maurizio Mirandola e Sergio Bovi della Fondazione Arca, e Paola Sacchi della direzione generale Welfare per l’ottimo lavoro di squadra!“.
Naturalmente Zanichelli non nasconde la soddisfazione: “Sarà un servizio territoriale per tutti i comuni, un servizio che questo territorio non aveva. Uno dei primi in Lombardia. Sappiamo quanto ce ne sia necessità per una fascia d’età solitamente poco considerata, mentre crescono i problemi, e ce ne rendiamo conto ogni giorno. Grazie a Fondazione ARCA e grazie a Regione Lombardia per questa opportunità”.
N.C.