Po in secca, i Lanzetti rimuovono
massi pericolosi fermi da 20 anni
“Abbiamo spostato 25 massi, che erano lì ormai da una ventina di anni, dopo averne spostati una cinquantina due mesi fa: in questo modo evitiamo che le imbarcazioni a motore, non vedendo questi massi che sono sott’acqua, possano riportare dei danni, come già accaduto in passato”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Padre e figlio al lavoro, sfruttando la magra storica del fiume Po. Parliamo di Graziano e Matteo Lanzetti, che nella mattinata di lunedì hanno perfezionato un lavoro già iniziato ad aprile, quando le acque del Po avevano iniziato a ritirarsi.
“Abbiamo spostato 25 massi, che erano lì ormai da una ventina di anni, dopo averne spostati una cinquantina due mesi fa: in questo modo evitiamo che le imbarcazioni a motore, non vedendo questi massi che sono sott’acqua, possano riportare dei danni, come già accaduto in passato”. Graziano e Matteo Lanzetti hanno utilizzato un trattore nelle disponibilità degli Amici del Po per trasportare a riva i massi, sfruttando l’occasione data dall’acqua mai così bassa per “fare pulizia”.
Già, ma perché quei massi erano finiti così vicini alla riva? “Quando a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila era stata rifatta la difesa, rinforzando il tratto più basso dell’argine – spiega Lanzetti – la ditta che aveva eseguito i lavori aveva avanzato alcune di queste grandi pietre e le aveva scaricate in Po in questa zona. Adesso abbiamo finalmente bonificato”.
Giovanni Gardani (video Nazzareno Condina)