Parma Suzzara, problemi per i
pendolari che minacciano sciopero
"La regione ha fatto promesse in campagna elettorale, proprio con il presidente Bonaccini e che non sono state esaudite. Ora si tratta di inserire un sostitutivo, cosa che si può fare senza problemi e subito ma come sempre se ne fregano dei problemi dei pendolari, alla faccia delle promesse fatte in campagna elettorale. Siamo stanchi ed esasperati"
Problemi sulla linea ferroviaria Parma Suzzara. Problemi che si aggiungono ai problemi di altre linee. A pagarne il prezzo, al solito i pendolari. Quelli che non prendono il treno per andare a Cortina, o per raggiungere Riccione, ma che lo fanno per studio o per lavoro. Martiri di un servizio che – paradossalmente – quasi mai tiene conto di loro. E’ un gruppo di viaggiatori a scriverci. Minacciano uno sciopero. Sono incazzati, e ne hanno tutte le ragioni. “A partire dal giorno 13 giugno – ci scrivono – sono stati modificati gli orari della linea Parma Suzzara, questo ha causato non pochi problemi agli utenti lavoratori che ogni giorno utilizzano questa Linea come alternativa alla propria auto. Il problema principale è che il treno 90318 prima in partenza alle 7.46 ora parte da Parma alle 8 causando un ritardo di 20 minuti ai lavoratori, ritardo di due ore ogni settimana che spesso i lavoratori non riescono a recuperare, inoltre suddetto treno deve aspettare anche il capotreno ( che viaggia a vuoto fino a Suzzara ) del treno 90319 che è spesso in ritardo di 10 o 20 minuti, causando un ulteriore ritardo per gli utenti. Ora chiediamo come mai chi fa le offerte commerciali non si è degnato di avvisare gli utenti ( abbonati ) e sopratutto perché la regione non sia ancora intervenuta pur sapendo che c’è un disagio. È stata chiesta a più voci l’auto sostituzione del treno 90318 con un bus, riportando la partenza alle 7.46. Altro problema le comunicazioni che chi fa le offerte commerciali non ha con le altre aziende di trasporto pubblico ( es APAM perché la linea Parma Viadana si appoggia sulla Parma Suzzara da Parma a Brescello, poi si utilizza una navetta di collegamento tra Brescello e Viadana). Gli utenti se non saranno aiutati faranno lo sciopero del biglietto, pur possedendo gli abbonamenti attivi e i biglietti regolarmente vidimati si rifiuteranno di farli vedere al personale viaggiante. Ora la situazione è veramente molto grave, non si può tollerare ulteriormente questo disagio nella totale indifferenza delle autorità politiche. La regione ha fatto promesse in campagna elettorale, proprio con il presidente Bonaccini e che non sono state esaudite. Ora si tratta di inserire un sostitutivo, cosa che si può fare senza problemi e subito ma come sempre se ne fregano dei problemi dei pendolari, alla faccia delle promesse fatte in campagna elettorale. Siamo stanchi ed esasperati“.
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