Giugno, tempo di Infiorate
sulla sponda emiliana
tradizionale e maestosa come sempre è l’Infiorata allestita nell’abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba, da sempre visitata anche da tanti casalasco. Realizzata dalla Comunità Monastica Cistercense con la collaborazione artistica di Vittoria Grazioli e Franco Finetti
Tempo di Infiorate sulla sponda emiliana del Grande fiume. L’occasione è stata, naturalmente, quella del Corpus Domini, festività celebrata solo pochi giorni fa, introdotta ed estesa nella Chiesa universale da papa Urbano IV nel 1264.
Spettacolare quella che, ancora per alcuni giorni, è allestita nella navata centrale della chiesa di san Cristoforo in Vidalenzo (frazione di Polesine Zibello). Una vera e propria opera d’arte, e di fede, che ha richiesto diversi giorni di lavoro. A realizzarla sono stati i monaci benedettini “Custodi del Divino Amore” (che da un anno e mezzo si sono insediati nel piccolo borgo bagnato da Po e Ongina) con l’aiuto, prezioso, di alcuni volontari della parrocchia. Temi portanti dell’Infiorata sono la Parola, l’eucaristia e la preghiera in linea con le ultime due lettere pastorali del vescovo di Fidenza: “Ricominciare dall’Evangelo” ed “Eucaristia: missione della Chiesa”.
A Castell’Aicardi, piccola frazione di San Secondo Parmense, l’infiorata allestita nella navata centrale della chiesa parrocchiale è invece dedicata alla pace ed è stata realizzata da Cecilia Arcari. “Signore, donaci la tua pace!”: questo il titolo dell’opera, con quella supplica che la Chiesa, e il mondo intero, offrono a Dio e alla Madonna. “Che Dio ci conceda pace e serenità – dice l’autrice – non solo per la povera terra dell’Ucraina ma anche nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nelle scuole e dove lavoriamo. Preghiamo e sforziamoci di portare la pace ovunque”. Nell’Infiorata compare Nostra Signora della pace in cui la Madonna è raffigurata come una regina e reca in mano una colomba che ha nel becco un rametto di ulivo, simbolo della pace. La colomba, circondata dalla luce, squarcia un cielo rosso e porta sempre nel becco l’ulivo e sotto spicca un arcobaleno segno di speranza. L’ultimo riquadro riporta al tema del Corpus Domini con una pianta di vite che si attorciglia con grappoli e pampini al calice dove si appoggia l’ostia consacrata, pane e vino che sotto l’azione dello Spirito santo diventano corpo e sangue di Cristo. La Parrocchia ha tenuto a ringraziare visitatori e fedeli con questa invocazione: “Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Per tre settimane l’Infiorata è visitabile il sabato dalle 8.30 alle 10 e la domenica dalle 9 e dalle 17 alle 18.
Infine, tradizionale e maestosa come sempre è l’Infiorata allestita nell’abbazia cistercense di Chiaravalle della Colomba, da sempre visitata anche da tanti casalasco. Realizzata dalla Comunità Monastica Cistercense con la collaborazione artistica di Vittoria Grazioli e Franco Finetti aiutati dai fedeli della parrocchia e da persone volenterose delle parrocchie limitrofe che hanno a cuore l’arte e la buona riuscita dell’evento, ha per titolo “Innamorati dell’Eucarestia”e. tra le splendide variopinte decorazioni compaiono le immagini di Gesù, San Tarcisio Martire, Santa Imelda, della Beata Maria Valtorta, San Tommaso d’Aquino, Maria Madre di tutti i popoli, Santa Chiara, San Pietro Giulaino Eymard, San Giovanni Paolo II, del Beato Carlo Acutis e degli angeli in adorazione. Fino al 3 luglio è visitabile negli orari di apertura dell’Abbazia, tutti i giorni dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30
Eremita del Po, Paolo Panni