Cronaca

Isola Pescaroli, Navarolo "pesca" dal Po
grazie ai trattori per battere la siccità

Il personale del consorzio è impegnato h. 24 per garantire il funzionamento e apporre eventuali correzioni, nel caso di eventi meteo improvvisi. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1 E LA FOTOGALLERY

Il Consorzio di Bonifica Navarolo, il cui comprensorio racchiude 25 comuni del basso cremonese e mantovano, oltre a gestire importanti impianti di bonifica (San Matteo delle Chiaviche, Roncole di Gazzuolo e Locarolo di Calvatone) provvede a far funzionare pure gli impianti principali di irrigazione (Casalmaggiore, Isola Pescaroli e Santa Maria di Calvatone), assolutamente necessari per l’agricoltura della zona.

A causa della spaventosa crisi idrica che coinvolge tutto il paese ed in special modo il bacino del Po unitamente ai suoi affluenti, in questi giorni si correva il rischio che la stagione irrigua venisse definitivamente compromessa a causa dei bassissimi livelli dei fiumi con impossibilità di irrigare, con conseguente perdita dei raccolti agricoli e ricaduta pesantissima sull’economia della zona.

Infatti il bassissimo livello del Po, caduto drasticamente negli ultimi giorni ha di fatto impedito il funzionamento dell’impianto irriguo di Isola Pescaroli in comune di San Daniele Po (CR) per alcuni giorni. Per dirla in parole povere: il livello dell’acqua del fiume Po è talmente basso che le pompe non potevano fisicamente aspirare acqua da convogliare nella rete irrigua.

Il Consorzio, con un intervento realizzato in tempi da vero record direttamente sul fiume in adiacenza al canale adduttore dell’impianto, ha consentito di nuovo la possibilità di fare funzionare l’impianto stesso garantendo i livelli di funzionamento e pertanto dando ancora la possibilità da parte degli agricoltori di esser raggiunti dall’acqua.

Tale intervento si è di fatto concretizzato nella realizzazione di uno sbarramento a fiume (2.000 metri cubi di terra portati in zona in poche ore), sul quale trovano alloggio pompe idrovore e trattrici agricole per farle funzionare e che necessita nei prossimi giorni di un continuo adeguamento per mantenerlo in funzione e possibilmente aumentare la derivazione. Tale intervento potrebbe riuscire a salvare dalla morte certa per siccità i raccolti del bacino sotteso all’impianto stesso che si estende per circa 11.000 ettari.

Il personale del consorzio è impegnato h. 24 per garantire il funzionamento e apporre eventuali correzioni, nel caso di eventi meteo improvvisi.

L’intervento fortemente voluto dall’amministrazione consortile, guidata dal presidente Guglielmo Belletti, ben rappresenta il concetto che il Consorzio è presente e nel momento del bisogno sa intervenire con velocità e capacità.

Si può ben dire: il Consorzio – quanto meno per il momento – sta facendo il possibile sperando di salvare la stagione irrigua a centinaia di agricoltori.

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