"Il mondo nelle mie mani", così
la scuola di Dosolo chiude l'anno
Con un flash mob finale gli alunni hanno lanciato il loro messaggio: dobbiamo prendere il mondo tra le mani, proteggerlo e averne cura affinché il mondo, a sua volta, possa essere una casa sicura e meravigliosa in cui vivere, in serenità e in armonia con la natura, dove siamo tutti collegati e l’energia della vita pervade ogni singolo elemento dell’universo.
Finalmente di nuovo insieme, in presenza, gli alunni e le docenti della scuola primaria di Dosolo hanno festeggiato la conclusione dell’anno scolastico con una manifestazione finale, “Il mondo nelle mie mani”, il racconto di una storia liberamente tratta dal libro “Il volo delle rondini” attraverso cui si pone l’attenzione sull’importanza del rispetto verso la natura, verso l’altro, verso le caratteristiche che rendono unici e indispensabili tutti gli esseri viventi.
L’esperienza di avvio all’educazione teatrale era stata interrotta sul nascere due anni fa. La decisione di riproporre il percorso con la guida dell’esperta Elisa Compagnoni ha il sapore del ritorno alle attività interdisciplinari dalla grande valenza educativa e formativa. Sabato 28 maggio le famiglie presenti nello spazio arena dell’ oratorio di Dosolo erano numerose, desiderose anch’esse di condividere le emozioni di una ritrovata socialità.
L’esperta ha condotto il percorso focalizzando l’attenzione sull’ascolto e la musicalità, promuovendo un ascolto attivo fatto di gesti, di ritmi, di movenze teatrali, che fanno parte del linguaggio extra-verbale il quale, al pari di quello verbale, va esercitato e compreso, perché è un altro modo attraverso cui il nostro corpo parla, la nostra personalità si esprime, più o meno consapevolmente e spesso è molto più eloquente delle parole.
Gli alunni hanno rappresentato le vicende di un albero che vorrebbe volare e di una rondine che si accinge ad emigrare: non attraverso una recita classica con le battute, bensì attraverso un’animazione teatrale guidata dall’esperta, sulla base di un brano musicale che ha dato il ritmo ai movimenti scenici.
E così, tra realtà e fantasia, tra terra e cielo, si è rappresentato il viaggio, difficile e avventuroso, che le rondini compiono ogni anno, e il processo di crescita di un albero, nato da un piccolo seme sperduto sulla Grande Tavola del Mondo, troppo spesso bistrattato dall’incuria e dall’indifferenza umana…
Con un flash mob finale gli alunni hanno lanciato il loro messaggio: dobbiamo prendere il mondo tra le mani, proteggerlo e averne cura affinché il mondo, a sua volta, possa essere una casa sicura e meravigliosa in cui vivere, in serenità e in armonia con la natura, dove siamo tutti collegati e l’energia della vita pervade ogni singolo elemento dell’universo.
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