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Diotti, festa di fine anno in
musica con Giacomo Voli

Giacomo ha imbracciato la sua chitarra e si è esibito con la sua voce sul prato tra i ragazzi, accompagnando anche alcuni di loro. In particolare la bravissima Anika, della quale Giacomo ci ha poi detto: "È davvero bravissima, sia per intonazione che per padronanza della lingua inglese". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

È scattato martedì il rompete le righe anche nelle scuole di Casalmaggiore. Per il Polo Romani la festa è stata fatta nella sede degli Amici del Po all’insegna di musica, sport e cultura, con un maxischermo e la presenza di alcuni ospiti: il giovane sceneggiatore casalese Tommaso Favagrossa, il deejay Luca Maffi in collegamento e il personaggio tv Raffaello Tonon, che ha fatto visita alla radio della scuola.

All’I.C. Diotti invece la festa è stata fatta nel giardino retrostante la scuola. Anche in questo caso momenti di svago, tra cui si segnala la presenza, graditissima dagli studenti, del cantante Giacomo Voli, che si è messo a disposizione per un paio d’ore dei ragazzi delle classi terze, a breve impegnati negli esami. L’iniziativa è stata favorita dagli insegnanti Giuseppe Martelli ed Emanuela Lini e dalla dirigente scolastica Cinzia Dall’Asta. Ricordiamo che Giacomo Voli, originario di Correggio e da anni residente a Mantova, è noto per aver partecipato con successo ad alcuni programmi televisivi: si classificò al 2° posto a The Voice of Italy trasmesso dalla Rai nel 2014 e alla fine del 2021 ha vinto la 3ª edizione di All together now, condotto da Michelle Hunziker su Canale 5.

Giacomo ha imbracciato la sua chitarra e si è esibito con la sua voce sul prato tra i ragazzi, accompagnando anche alcuni di loro. In particolare la bravissima Anika, della quale Giacomo ci ha poi detto: “È davvero bravissima, sia per intonazione che per padronanza della lingua inglese”. Il cantante ha poi risposto alle tante domande e curiosità dei ragazzi.

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“Tornare a scuola è sempre bello – ha affermato Giacomo Voli al termine dell’esperienza -, mi emoziona sempre e mi viene sempre da pensare come avrei reagito io all’epoca”. In merito ai suoi progetti: “Questo nostro mondo è un po’ usa e getta. Sto preparando qualcosa con Renato Zero, e il fatto che lui si sia appassionato alla mia voce la ritengo una fortuna. Ho anche tante canzoni pronte mie, aspetto il momento giusto per pubblicarle”. Per chi fa rock, genere negli ultimi tempi accantonato, il successo mondiale dei Maneskin può essere un traino per un rilancio? “Certo, è un ottimo segnale che ci sia ancora voglia di musica suonata, perché poi il rock è un genere molto esteso, da Elvis al metal. I Maneskin hanno il merito di aver riportato in auge la musica “suonata”, quella che parte dalla strada e arriva dalla sala prove su un palco per essere suonata e non programmata”.

Vanni Raineri

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