Siccità, Piloni: “Manca il piano di
prevenzione e programmazione”
“La Regione deve investire di più sul miglior utilizzo e sull’implementazione delle tecniche dei sistemi irrigui, ma anche aiutando le diverse imprese che si occupano di manutenzione e che rischiano di saltare, a causa delle bollette particolarmente pesanti, altrimenti il circolo vizioso non si ferma più”, conclude Piloni.
“Regione Lombardia non ha mai creduto davvero al problema del cambiamento climatico ed è anche per questo che manca un vero piano di prevenzione e di programmazione e ci troviamo, ancora una volta, ad affrontare l’emergenza in emergenza” a dichiararlo è il consigliere regionale Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura, dove oggi, giovedì 26 maggio, si è svolta, in presenza dell’assessore Fabio Rolfi, un’audizione in merito all’emergenza idrica con i rappresentanti di diverse realtà, tra cui le organizzazioni professionali agricole, i consorzi e Arpa Lombardia.
“Bisogna assolutamente confermare e formalizzare lo stato di crisi e non solo annunciarlo – dice Piloni – e noi, come gruppo Pd, siamo assolutamente pronti a portare il nostro contributo, ma serve la condivisione di tutte le forze politiche per poter costruire una prospettiva duratura nel tempo e non in relazione all’emergenza del momento”.
“Che non si tratta di una emergenza estemporanea, noi lo diciamo da tempo – attacca Piloni – basti pensare a quante volte abbiamo sollecitato la Regione a rilanciare il Patto per l’acqua, un patto nel quale definire il deflusso minimo vitale, a seconda dei territori e dei fruitori, concordando una mediazione con tutti i soggetti interessati – i gestori dei bacini idroelettrici, gli agricoltori, i sindacati, i consorzi – per prendersi precisi impegni e avviare nuove sperimentazioni che, ovviamente, devono essere supportate anche con le risorse necessarie”.
“Sono anni che si parla di cambiamento climatico, ma ogni volta che abbiamo chiesto a Regione Lombardia di intervenire con un piano serio di prevenzione che affronti queste problematiche a 360 gradi e in maniera permanente, per portare avanti una vera programmazione e accelerare tutte le progettazioni utili a preservazione, migliore utilizzo e accumulo delle risorse idriche – spiega Piloni – questa maggioranza non ci ha voluto credere fino in fondo, bocciando le nostre proposte”.
“In provincia di Cremona, per esempio, molte aziende hanno il problema dell’insilato (un prodotto che contribuisce al foraggio) che mette a rischio il secondo taglio, un vero e proprio disastro per gli allevatori – prosegue il consigliere dem – Questa emergenza idrica coinvolge tantissime realtà, ma alla fine riguarda sempre la questione del deflusso minimo vitale che tante volte abbiamo portato all’attenzione del consiglio regionale e su cui manca un’ottica condivisa”.
“La Regione deve investire di più sul miglior utilizzo e sull’implementazione delle tecniche dei sistemi irrigui, ma anche aiutando le diverse imprese che si occupano di manutenzione e che rischiano di saltare, a causa delle bollette particolarmente pesanti, altrimenti il circolo vizioso non si ferma più”, conclude Piloni.
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