Crisi idrica, varati i provvedimenti
regionali per affrontare l'emergenza
Con la nuova disciplina sono definiti modi, tempi, limiti e cautele per attivare le deroghe parziali al rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV) durante la stagione irrigua.
Per cercare di mitigare gli effetti della scarsità idrica in Lombardia e gestire al meglio le risorse disponibili, la Giunta regionale lombarda ha approvato oggi una specifica disciplina per poter attivare le deroghe al deflusso minimo vitale. Con la nuova disciplina sono definiti modi, tempi, limiti e cautele per attivare le deroghe parziali al rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV) durante la stagione irrigua. L’iniziativa segue il provvedimento di giunta del 13 aprile scorso, che aveva concesso la possibilità di attuare una parziale deroga al rilascio del DMV nei sottobacini idrografici del fiume Adda e del fiume Oglio al fine di riempire per quanto possibile il lago di Como e il lago d’Iseo e fare scorta di acqua per poter avviare la stagione irrigua 2022.
“Questo provvedimento – spiega l’assessore a Montagna ed enti locali Massimo Sertori – consente ai soggetti che prelevano dai corsi d’acqua lombardi di potere attivare una deroga temporanea (massimo 60 giorni) al rilascio del DMV, a condizione che siano adottate misure di risparmio dei prelievi e contestualmente siano effettuati monitoraggi sugli effetti delle deroghe negli alvei fluviali e nei relativi habitat”.
Misura, ha aggiunto l’assessore alla Montagna, che non risolve la scarsità di risorsa ma che mira all’ottimizzazione dell’utilizzo delle acque disponibili. Questa misura sarà integrata dall’interlocuzione con i gestori dei principali invasi idroelettrici e di Terna s.p.a. per verificare la possibilità che le ridotte risorse presenti negli invasi idroelettrici alpini (quest’anno senza neve e senza piogge primaverili anche gli invasi idroelettrici hanno un notevole deficit di riempimento) possano produrre più energia nei mesi estivi per sostenere le portate dei fiumi verso valle, quindi verso i laghi e da questi ai tratti successivi dei fiumi, a beneficio dell’agricoltura.
L’assessore alla Montagna ha, quindi, ribadito che ci si trova di fronte a una situazione straordinaria che dev’essere affrontata in modo coordinato da parte di tutti i soggetti coinvolti. E’ indispensabile una gestione oculata della risorsa idrica e stabilire le priorità.
“All’agricoltura serve acqua per produrre cibo – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi -. In questo stato di crisi idrica eccezionale abbiamo dato una risposta concreta a tutto il comparto. Se non basterà dovranno essere adottati altri provvedimenti per ribadire la priorità dell’uso irriguo perché è a rischio l’intero raccolto in una stagione già compromessa dall’escalation dei costi delle materie prime”. Nel frattempo, ha aggiunto il responsabile dell’agricoltura lombarda, “proseguono investimenti ed interventi strutturali e infrastrutturali per efficientare gli impianti di irrigazione delle aziende e per accumulare acqua quando si verificano eventi atmosferici durante l’anno perché il sistema irriguo deve essere adeguato al cambiamento climatico”.
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