Solidarietà

Comune, Aquile, Trasporti Pesanti e
Eurotessuti in aiuto ai profughi ucraini

"Organizzare per un comune da solo sarebbe stato impossibile, con tutti i vincoli a cui siamo soggetti. E' grazie a Storti, a Formica e a Stradiotti se questo carico lo si è potuto organizzare. Il 2 giugno ho chiamato il sindaco di Tarnòw per dirgli che era fatta, che saremmo arrivati. Era contento per quello che siamo riusciti a fare e mi ha invitato nella sua città. Il suo è un grazie che condivido con tutti". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un Tir carico di un poco di speranza. Quella che si può dare ai profughi di una guerra straziante, che prosegue senza soste ormai da febbraio e sembra non avere fine. Un bel gesto di solidarietà quello messo in piedi dal Comune di Casalmaggiore, dal sindaco Filippo Bongiovanni, dal terzo settore, con la partecipazione dell’Associazione Le Aquile di San Giovanni in Croce rappresentate da Maurizio Stradiotti e da due privati di gran cuore, Elvezio Storti, responsabile della Trasporti Pesanti di PiadenaDrizzona e da Matteo Formica, responsabile di Eurotessuti di Cogozzo.

Tutto ha inizio a metà marzo, quando il sindaco di Tarnòw (città Polacca di confine, sulla rotta tra Leopoli e Cracovia, 110 mila abitanti), Roman Ciepiela, contatta il primo cittadino di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, chiedendo aiuto. Tarnow accoglie oltre 2500 profughi, di cui 425 studenti ed è rotta di tanti altri profughi di passaggio, in viaggio verso Cracovia e la Polonia centrale. Un flusso continuo, che dal febbraio scorso non si è mai arrestato. Il rapporto tra la città polacca e Casalmaggiore è ultradecennale, con telefonate reciproche tra i due primi cittadini. Tarnòw è la città natale di un illustre casalasco di adozione, Gabriel Stanislaw Morvay, pittore ormai di fama mondiale (e con valutazioni di tutto rispetto) che per 4 anni, agli inizi degli anni ’80, ha soggiornato a Casalmaggiore, al Bersagliere. Un periodo travagliato della sua vita da bohemien in cui ha dipinto spesso per portare a casa qualche soldo. Morvay è il tassello che unisce Casalmaggiore a Tarnòw, e grazie a Morvay si è saldata un’amicizia.

Roman Ciepiela spiega a Bongiovanni le estreme difficoltà che sta vivendo il suo comune, e chiede una mano: coperte, brande, cibo, sacchi a pelo, prodotti per l’igiene. Il sindaco di Casalmaggiore spiega al suo corrispettivo che vedrà cosa riesce a fare. “Le prime due settimane – ha spiegato il sindaco ieri mattina in conferenza stampa – si sono mossi tutti, poi come spesso accade in queste vicende, la solidarietà piano piano si affievolisce. Però ci siamo dati da fare, il resto è stato un po’ una casualità positiva”. L’incontro con Elvezio Storti, che già aveva effettuato altri due viaggi a sostegno dei profughi Ucraini e si dice disponibile a metterci uno dei suoi TIR per il trasporto. Casalmaggiore chiede una mano a Maurizio Stradiotti, che già con AFM aveva collaborato ad una spedizione verso i campi profughi. Le Aquile si mettono in campo. Altro incontro con Matteo Formica, che mette a disposizione altro materiale. Non ce ne é ancora a sufficenza per riempire il TIR e massimizzare il viaggio. Le Aquile interpellano l’associazione Toscana con la quale avevano collaborato. Nel frattempo Bongiovanni viene contattato da Alberta Puccetti, assessore del comune di Massarosa. Il comune Toscano ha effettuato una raccolta per il paese gemmellato di Luzna, a breve distanza (50 km) da Tarnòw e chiede un’aiuto per il trasporto. Caricato anche l’aiuto per Luzna, il TIR può partire. “Abbiamo tenuto tutto sottotraccia – spiega Bongiovanni – perché non volevamo dare troppa pubblicità alla cosa, lo comunichiamo solo adesso che siamo partiti”.

Il TIR della Storti Trasporti Pesanti ha caricato ieri mattina, e questa mattina sarà in Polonia per scaricare. 12 pallets da Massarosa, altri bancali che erano rimasti dall’ultimo viaggio della Trasporti Pesanti, altri pallets di coperte da Eurotessuti. Un TIR carico di aiuti.

“Ci siamo da subito messi a disposizione – spiega Elvezio Storti – perché abbiamo dipendenti che vengono da quell’area e perché la gente non ha alcuna colpa di una guerra che sta subendo. Questo è il terzo viaggio che facciamo. E se servirà ne organizzeremo anche un quarto”. Le spese per inviare un TIR non sono esigue, ma questo non preoccupa la Trasporti Pesanti. “Noi ci siamo e se c’è da ripartire ripartiremo”.

Matteo Formica ha un’altra storia da raccontare. “C’è una ragazza Ucraina che lavora da noi. Naturalmente sta vivendo tutta l’ansia della guerra, con i familiari rimasti lì, ed abbiamo cercato di capire come poter aiutare anche noi. Siamo disponibili ad aiutare chi ne ha bisogno e in questo momento lì ne hanno bisogno”.

Si tira un po’ indietro Filippo Bongiovanni, quando si tratta di tirare le fila di tutto il progetto. Ma il merito dell’organizzazione e della logistica è tutto suo. Poi, certo, ognuno ha fatto la propria parte, ma il comune di Casalmaggiore è stato fondamentale. “Organizzare per un comune da solo sarebbe stato impossibile, con tutti i vincoli a cui siamo soggetti. E’ grazie a Storti, a Formica e a Stradiotti se questo carico lo si è potuto organizzare. Il 2 giugno ho chiamato il sindaco di Tarnòw per dirgli che era fatta, che saremmo arrivati. Era contento per quello che siamo riusciti a fare e mi ha invitato nella sua città. Il suo è un grazie che condivido con tutti”.

N.C.

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