Bozzolo, sentita partecipazione
ai funerali di Stefanella Guarneri
"La sua vittoria è stata affidarci il suo testimone e con esso il suo testamento: la scia di luce e di bellezza che la sua presenza sapeva irradiare, la sua parola esatta, diritta al cuore, il suo ascolto empatico, il suo infinito coraggio senza strepito. Ricordarla è il monito ad essere degni del suo silenzioso esempio”
“La morte non è niente. Io sono solo andata nella stanza accanto. Io sono io, Voi siete voi. Ciò che ero per voi lo sono sempre. Parlatemi come mi avete sempre parlato. Non usate un tono diverso. Non abbiate l’aria solenne o triste. Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme. Sorridete, pensate a me, pregate per me. Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato. Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza. La vita ha il significato di sempre. Il filo non è spezzato. Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita? Io non sono lontana, sono solo dall’altro lato del cammino”.
Questo struggente brano del teologo e scrittore britannico Henry Scott Holland era riportato sul libretto che accompagnava le preghiere durante il funerale di Stefanella Guarneri l’indimenticabile insegnante di Bozzolo morta a 63 anni per una grave malattia. La chiesa, lunedì pomeriggio, ha accolto tantissima gente arrivata anche da Cremona per attestare vicinanza da parte dello staff sportivo della Cremonese di cui il figlio della scomparsa, Federico Dall’Asta è team manager. Ma sopratutto il mondo della scuola era presente portando una tangibile testimonianza di affetto e considerazione sia attraverso alcuni giovani studenti in prima fila, sia per le espressioni di rispetto, stima e affetto pronunciate al microfono da parte di alcune colleghe.
“Ci eravamo abituati in questi anni pesanti a saperla lontana da noi, dalle fatiche e dalle soddisfazioni di quella scuola che aveva amato molto e che aveva servito con tutta se stessa. La dolcezza dei suoi modi custodiva una forza che spesso disarmava chi la avvicinava per una parola di conforto. Stefanella si era armata per quest’ultima battaglia affrontata ad armi oneste, con la signorile dignità che le era propria. La sua vittoria è stata affidarci il suo testimone e con esso il suo testamento: la scia di luce e di bellezza che la sua presenza sapeva irradiare, la sua parola esatta, diritta al cuore, il suo ascolto empatico, il suo infinito coraggio senza strepito. Ricordarla è il monito ad essere degni del suo silenzioso esempio”.
La celebrazione è stata officiata da don Gabriele Barbieri ex vicario di Bozzolo affiancato dal parroco don Luigi Pisani e don Elio Culpo. Don Gabriele ha ricordato la grande fede di Stefanella paragonandola alla dolcezza della Madre di Dio citata nella lettura del Vangelo. Lorenzo, l’altro figlio della ex insegnante ha voluto esprimere i ringraziamenti senza aver preparato nulla di scritto ma deciso a parlare e a salire al microfono spinto dalla grande partecipazione ricevuta dalla gente durante i funerali ed attraverso i tantissimi messaggi di cordoglio ricevuti in queste ore di tristezza e dolore. Il rito si è poi concluso sulle note di una struggente Ave Maria eseguita con il violino. Dopodichè il feretro ha raggiunto l’ultima destinazione.
Ros Pis