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Basket Thunder mai così in alto:
strappa i playoff per la C Gold

Che stagione è stata? “I bilanci, al solito, si faranno alla fine. Noi però siamo sempre rimasti nei primi otto posti. A quel punto abbiamo preso consapevolezza che potevamo starci e potevamo farcela".

Mai così in alto: certo nel 2019-2020, nella stagione chiusa anzitempo per il Covid, i Thunder Basket Casalmaggiore erano stati anche al quarto posto, lanciatissimi e con un calendario sulla carta molto morbido. Ma l’ufficialità dei playoff per salire in C Gold è giunta in questo torneo e rappresenta l’apice della giovane storia (partita nel 1986) della società casalese di pallacanestro che gioca a Colorno.

“Giocheremo domenica alle 18.30 l’andata in casa e poi il ritorno mercoledì alle 21.15 in casa del Castronno – spiega Matteo Zerbini, presidente dei Thunder -. Siamo arrivati settimi e giochiamo contro una seconda di un altro girone, dunque sulla carta c’è differenza e siamo sfavoriti, ma mai dire mai. La formula del primo turno è calcolata sulla gara di andata e ritorno, con la possibilità anche di pareggiare gara-1 senza overtime, e con il calcolo della differenza canestri che sarà decisivo. Dicevo che non partiamo battuti per due motivi: in primis perché giochiamo a cuor leggero, dato che la nostra stagione è già molto positiva; in secondo luogo perché giungiamo da un girone molto equilibrato, dove il settimo posto è giunto infatti per differenza canestri e dunque può darsi che sia stato un percorso anche più allenante rispetto ad altri gironi, dove le posizioni di testa erano certificate da diverse settimane. Certo, chi fa i playoff gioca alla morte, gioca per salire e i valori in genere emergono, perché nessuno regala, però noi non poniamoci limiti. E divertiamoci”.

Settimi su sedici in C Silver, con numeri lusinghieri. “Abbiamo avuto fino a due giornate dalla fine il migliore attacco della Silver lombarda, ossia di tutti e tre i gironi. Abbiamo chiuso comunque col terzo attacco regionale: questa è la nostra arma e con questa andremo a giocarcela. L’obiettivo non erano i playoff, non ufficialmente almeno, nel senso che non abbiamo fatto annunci. Ma volevamo migliorare l’ultima stagione, nella quale ci siamo salvati ai playout per il rotto della cuffia. Direi che siamo riusciti nell’intento”.

Che stagione è stata? “I bilanci, al solito, si faranno alla fine. Noi però siamo sempre rimasti nei primi otto posti. A quel punto abbiamo preso consapevolezza che potevamo starci e potevamo farcela. Quando siamo arrivati in C Silver, avevamo il dovere di stabilizzarci in questa categoria: lo abbiamo fatto col tempo, nel corso degli anni, nonostante le difficoltà del ponte chiuso prima e del Covid successivamente. E lo abbiamo fatto soffrendo soltanto in un campionato, quello dello scorso anno coi playout di giugno, in un torneo però davvero anomalo e zoppo. Stavolta, in un percorso completo, senza incidenti e soprattutto continuo, abbiamo dimostrato di meritare i primi otto posti, ossia la parte sinistra della classifica. E, comunque vadano i playoff, deve restare questo il nostro obiettivo anche per il futuro: alzare sempre l’asticella, ma senza voli pindarici”.

Giovanni Gardani

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