Cronaca

VogaPosse, ieri tappa a Zibello e
oggi passaggio da Casalmaggiore

Dopo aver sfiorato Cremona, la spettacolare regata a impatto zero, ha fatto tappa a Polesine Zibello, terra del culatello (il prelibato salume sarà celebrato col ritorno, dal 2 al 5 giugno, della tradizionale sagra in programma a Zibello)

E’ arrivata ieri pomeriggio, nei nostri territori del medio Po, la prima edizione di VogaPosse, spettacolare manifestazione che, fino al 4 giugno, vede coinvolti venti vogatori, impegnati a remare per 450 km, da Milano a Venezia, dal Ticino al Po, passando appunto anche per i nostri territori.

Dopo aver sfiorato Cremona, la spettacolare regata a impatto zero, ha fatto tappa a Polesine Zibello, terra del culatello (il prelibato salume sarà celebrato col ritorno, dal 2 al 5 giugno, della tradizionale sagra in programma a Zibello).

Una iniziativa partita quasi per caso, da un gruppo di amici accomunati dalla passione per la voga che, insieme, hanno dato vita ad un progetto di grande valore, dalle molteplici finalità e, solo per queste, meritevole di essere evidenziato, conosciuto, pubblicato.

Vogaposse non è soltanto un evento sportivo ma è, soprattutto, la volontà di un gruppo di persone di testimoniare la bellezza, le ricchezze, le peculiarità, la storia ma anche le fragilità del fiume Po e del suo ecosistema.

E’ bello che questo venga effettuato da uomini e donne che non vivono direttamente il fiume nella loro vita di tutti i giorni, ma hanno imparato e stanno imparando ad apprezzarlo. Dimostrando che il Po, a volte, è più nelle vene di chi vive a decine o centinaia di chilometri di distanza, che non nel cuore e nella testa di persone (e purtroppo non mancano) che pur essendo nate sulle sue rive non lo conoscono, non lo vivono, non se ne occupano e sono capaci, di fronte a una semplice foto, di chiedere “ma dove si trova?” ignari del fatto che il luogo immortalato è forse a poche centinaia di metri da casa loro .

Bello che ad essere protagonisti di “Vogaposse” siano uomini e donne, di diverse età, che nella loro vita non svolgono certo gli sportivi di professione, ma hanno deciso di dedicare un pezzo della loro esistenza al nostro vecchio Eridano, vivendolo, direttamente sulle sue acque, per alcuni giorni. Per conoscerlo, appunto, e farlo conoscere; per dire ancora una volta che si tratta di un grande malato.

Le sue acque, le sue sponde e il mondo che gli ruota attorno non godono purtroppo di buona salute e, per questo, l’iniziativa vuole riportare l’attenzione sui problemi del Po e vuole essere una occasione per accrescere la consapevolezza rispetto al fatto che valorizzare un “gioiello italiano”, patrimonio naturale che per secoli è stato anima e fulcro di un territorio e motivo della sua prosperità, deve essere una priorità per tutti.

Con una attenzione particolare al tema inquinamento visto che ogni giorno il Po trasporta 11 tonnellate di microplastiche nell’Adriatico (fonte Aica). La rinascita del grande malato non può che passare dalla rigenerazione di un ecosistema trascurato per non dire maltrattato da anni. L’attenzione per l’ambiente e per le sue regole solo apparentemente antieconomiche, è uno dei punti fermi dell’avventura di VogaPosse, che cerca nei limiti del possibile di essere un’esperienza a impatto zero, che rispetta i requisiti di sostenibilità non solo ambientale che ogni viaggio deve avere.

La spettacolare regata è organizzata dalla Canottieri Milano, con media partner il Touring Club Italiano e, tra gli Enti che la patrocinano, anche le Regioni Emilia Romagna e Veneto, le Province di Cremona, Mantova e Parma e numerosi altri enti. VogaPosse ha anche la prioritaria finalità di sensibilizzare e raccogliere fondi per la salvaguardia del Po e, infatti, il ricavato del sostegno dato dalle sponsorizzazioni sarà devoluto a favore di iniziative rivolte alla tutela e alla promozione del Grande fiume.

Tra queste la realizzazione, in collaborazione col circolo Aironi del Po di Legambiente, del nuovissimo pontile per imbarcazioni a remi dell’attracco turistico fluviale di Polesine Zibello. Un gesto concreto, di sensibilità, che va ben oltre le semplici parole, da parte dei venti protagonisti della regata che si svolge su barche lunghe 12 metri e larghe meno di un metro. Tutti i vogatori hanno una adeguata preparazione fisica e atletica, raggiunta dopo intensi allenamenti settimanali , ai quali si sottopongono da anni, seguendo il motto della Canottieri Milano “Volenti nil difficile”, che significa “Niente è difficile a chi vuole”. G

li equipaggi navigano appunto a remi e i mezzi che li seguono ed assistono sono elettrici , all’insegna della piena sostenibilità ambientale ma anche economica visto che VogaPosse ha coinvolto gli operatori locali che vivono e lavorano lungo il fiume (e sul Ticino), con l’obiettivo di dare visibilità e valorizzare chi vive con e per il fiume.

Quella di VogaPosse è una vera e propria avventura. L’andamento lento di chi viaggia solo con la forza dei remi e della corrente permette di focalizzare l’attenzione su elementi e contenuti che spesso la frenesia degli spostamenti abituali non riesce a mettere dovutamente a fuoco e, remando sul Po, si possono trovare realtà semisconosciute, come piccoli borghi e spettacolari riserve naturali tutte da scoprire. La manifestazione è partita sabato 28 maggio dalla Canottieri Milano e ieri, lunedì 30 maggio, ha appunto fatto tappa a Polesine Zibello. Oggi, martedì 31, tappa a Boretto alla basilica di San Marco e a Guastalla all’ostello del Lido Po con arrivo poi il 4 giugno a Venezia, con tappe prima a Revere e Ferrara. Gli interessati possono seguire costantemente VogaPosse online su vogaposse.it e su canottierimilano.it.

Eremita del Po, Paolo Panni

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