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Venetia Picciola, sabato a San
Francesco sonate a tre di Zani

Il concerto sarà preceduto, alle ore 17, alla Chiesa monastica di S. Chiara, dall’incontro “La scuola violinistica del XVIII secolo da Casalmaggiore all'Europa”, una guida all’ascolto inserita nella sezione “Intorno al Festival”, a cura di Pietro Magnani, Vittorio Rizzi, Riccardo Ronda

Il violino e gli strumenti ad arco saranno i protagonisti assoluti dei prossimi appuntamenti di Venetia Picciola Festival, direzione di Giuseppe Romanetti, promosso da Casalmaggiore International Festival, Comune di Casalmaggiore, Teatro Comunale e Fondazione Cariplo.

Sabato 28 maggio (ore 21) alla Chiesa di San Francesco si svolgerà, ad ingresso libero, il concerto “Trii del Signor Zanni”, prima esecuzione assoluta in età contemporanea delle sonate a tre di Andrea Zani, affiancate da sonate a tre di Antonio Vivaldi e Antonio Caldara, eseguite dalla Compagnia de Violini, direttore Alessandro Ciccolini.

Il concerto creerà un ideale collegamento musicale tra Andrea Zani e le due figure di compositori veneziani che, probabilmente, influenzarono maggiormente la sua vita artistica: Antonio Vivaldi e Antonio Caldara, scopritore e protettore di Zani a Vienna, dove era vice maestro di Cappella, particolarmente legato a Casalmaggiore, in cui risiedeva saltuariamente, componendovi numerose cantate.

Questo legame armonico verrà esemplificato attraverso un genere cameristico all’epoca molto importante, ma ancora poco frequentato e conosciuto al giorno d’oggi: quello della Sonata a tre, forma compositiva in cui due violini dialogano sostenuti e sorretti dal basso continuo e che all’epoca costituiva  il genere tramite cui i giovani musicisti si presentavano al grande pubblico all’inizio della loro carriera, dando prova della loro maestria nella tecnica compositiva, nell’inventiva armonica, melodica ed espressiva. Sarà pertanto un’occasione unica di immergersi in un mondo strumentale di grande fascino e raffinatezza, purtroppo quasi del tutto assente dagli odierni orizzonti musicali.

La Compagnia de Violini, a cui è affidata la presentazione del repertorio settecentesco della rassegna, è nata dall’incontro tra il violinista barocco Alessandro Ciccolini e il clavicembalista e organista Francesco Baroni, docenti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Parma: la comune passione per la didattica e la ricerca filologica trova il suo ideale compimento nel recupero del repertorio inedito italiano, nell’intento di favorire il futuro delle giovani generazioni di musicisti che intendono approfondire seriamente la ricerca e lo studio del repertorio di questo periodo storico e di consentirne la diffusione e la conoscenza presso un pubblico sempre più vasto.

Il concerto sarà preceduto, alle ore 17, alla Chiesa monastica di S. Chiara, dall’incontro “La scuola violinistica del XVIII secolo da Casalmaggiore all’Europa”, una guida all’ascolto inserita nella sezione “Intorno al Festival”, a cura di Pietro Magnani, Vittorio Rizzi, Riccardo Ronda.

Prossimo appuntamento del Festival sabato 11 giugno alla Chiesa S. Maria Assunta di Vicobellignano con À due violini”, Sonate, Serenate e Notturni di Antonio Vivaldi e Andrea Zani, eseguite dai violinisti Alessandro Ciccolini e Domenico Scicchitano della Compagnia de Violini.

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