Spineda, la Cantina Caleffi
diventa anche scuola di cucina

La Cantina Caleffi diventa anche scuola di cucina. Naturalmente il titolo appare evidentemente scherzoso e provocatorio ma da Caleffi si impara anche a far da mangiare oltre che a bere. Domenica pomeriggio l’ex sindaco di Spineda ha deliziato un centinaio di ospiti regalando sapori e sensazioni uniche attraverso proposte originali come i bigoli al torchio conditi con il lambrusco. Il colore marrone scuro della pasta, originariamente capace di suscitare perplessità, all’assaggio ha al contrario provocato unanimità di consensi anche perchè seguito da un altrettanto sorprendente cotechino ai piselli. Un abbinamento che si discostava dai tradizionali contorni composti da lenticchie e purè ma proprio per questo gradito e accolto da totale entusiasmo. E a nessunoè venuto da pensare che quella proposta culinaria potesse stridere con la temperatura afosa della giornata. Si stava tutti bene sotto quel pergolato lungo 40 metri alla cui tavolata si erano seduti gruppi di studio provenienti da Mantova, Cremona, Parma e Reggio. Per studiare che cosa, oltre alla composizione organolettica del vino illustrata dall’esperto Dario Palumbo? Soprattutto gli usi e i costumi del territorio. Con un accenno alle vecchie abitudini della gente quando si sedevano tutti a tavola per intessere ragionamenti e duscorsi a differenza di giorni nostri dove la gente sta ognuno chino con la testa sul proprio smartphone senza più guardarsi negli occhi. Le conviviali della famiglia Caleffi hanno questo obiettivo centrandolo in pieno ogni volta: ritornare a far parlare la gente ricreando quella socialità che sembrava perduta. L’ex sindaco di Spineda lo sta facendo ed è evidente che ci sta riuscendo cosi come riesce a far sparire la polvere nel tragitto di strada sterrata che separa il paese di Spineda dalla sua accogliente cascina al Cantonazzo.

Ros Pis