Agricoltura

Rivarolo Mantovano, funziona porte
aperte nell'azienda Maccagnola

Si potrebbe a questo punto immaginare che l’era degli indiani e pachistani addetti alla mungitura sia quasi giunto alla fine. Ipotesi da scartare perché nelle stalle, grosse come questa di Maccagnola di lavoro manuale da fare c’è ne sempre molto

Tantissima gente nella giornata di venerdì per partecipare all’evento Porte aperte organizzato all’interno della Società agricola dei Fratelli Maccagnola e figli. Quella che si può definire la succursale della azienda principale che sorge a Palazzo di Spineda è situata alle porte di Rivarolo Mantovano ed ha registrato, dalle 10 sino al tramonto, la presenza di centinaia di persone, tra agricoltori, personale tecnico e curiosi invitati alla presentazione del sistema automatico di mungitura.

Davanti ad un simile sistema elettronico viene spontaneo pensare a come ci rimarrebbero i nostri antenati nell’assistere a questa specie di prodigio tecnologico. Mucche che entrano ed escono da sole in un apposito box dove le tettarelle si agganciano e si staccano automaticamente alle mammelle degli animali aspirandone il latte. Operazione che non dura più di 40/ 50 secondi stimolando alla mucca alla fine ad uscire attraverso al cancelletto che si apre davanti a loro per lasciare spazio alla successiva vacca da mungere.

Il tutto controllato da un monitor che riporta il nome e il numero della mucca munta, i litri di latte aspirato con i valori necessari anche a stabilire l’eventuale eccesso di cellule responsabili di malattie e infezioni che l’agricoltore è in grado cosi di verificare e prevenire. Anche per non condizionare la remunerazione stabilità con la società con cui c’è l’accordo di conferimento.

L’impianto installato presso l’azienda Maccagnola è realizzato dalla ditta tedesca Gea per un costo che si aggira all’incirca sui 150 mila euro. Dettaglio di non poco conto quello che le tettarelle prima di agganciarsi alle mammelle degli animali, in maniera dolce e senza strappi, vengono lavati e disinfettati prima e dopo ogni operazione. Tutto in maniera automatica e nello spazio di tempo brevissimo descritto precedentemente.

Tutto questo per tre volte al giorno per 365 giorni l’anno. Ovviamente le mucche percepiscono in modo autonomo la necessità di entrare nel box per subire la mungitura automatica e se proprio ci fosse un momento di pigrizia e titubanza c’è un distributore di mangime dal profumo particolarmente stimolante che le convince ad entrare nello spazio della mungitura. Davvero un altro mondo rispetto al passato.

Si potrebbe a questo punto immaginare che l’era degli indiani e pachistani addetti alla mungitura sia quasi giunto alla fine. Ipotesi da scartare perché nelle stalle, grosse come questa di Maccagnola di lavoro manuale da fare c’è ne sempre molto, compreso il controllo del sistema automatico su cui l’occhio dell’uomo deve ancora vigilare. A tutti gli ospiti delle giornata è stato offerto un generoso buffet con pasta, salumi, formaggio con torta sbrisolona (anche al cioccolato) e caffè alla fine.

Ros Pis

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