Boxed Memories, il Romani e il Karadzic
insieme nel ricordo di Umberto
Il gemellaggio riprende dopo due anni di sospensione a causa del Covid19 e ritorna in maniera insolita “a distanza” sfruttando le moderne tecnologie e piattaforme di comunicazione. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
L’I.I.S. “G.Romani” di Casalmaggiore e il Liceo Gimnazija “Vuk Karadzic” di Loznica – Serbia – con il patrocinio del Comune di Casalmaggiore e la collaborazione con Associazione Persona Ambiente del Dott. Damiano Chiarini presentano: Boxed Memories.
Lo spettacolo teatrale, che storicamente lega lo scambio interculturale tra gli studenti del Polo Romani di Casalmaggiore e gli studenti serbi del Liceo Classico Vuk Karadzic di Loznica, ritorna in scena la sera di giovedì 19 Maggio alle ore 21:00 presso il Teatro Comunale di Casalmaggiore con ingresso libero ed è rivolto a tutti i cittadini, studenti e famiglie.
L’iniziativa fortemente voluta da Umberto Chiarini e portata avanti grazie alla disponibilità degli istituti scolastici coinvolti ha vissuto momenti di grande condivisione e crescita per i ragazzi e le famiglie coinvolte.
Il gemellaggio riprende dopo due anni di sospensione a causa del Covid19 e ritorna in maniera insolita “a distanza” sfruttando le moderne tecnologie e piattaforme di comunicazione. La soluzione permetterà la continuità dello storico scambio interculturale tra le due scuole, anche se fisicamente lontane, e verrà così resa possibile l’interazione tra la parte scenica gestita dagli studenti italiani e la parte video-musicale gestita dagli studenti serbi.
Il progetto ha ricevuto nuovo impulso grazie alla nuova Dirigente Daniela Romoli che ha sempre lavorato nella convinzione che l’apprendimento della lingua straniera non possa esaurirsi tra i banchi di scuola, ma anche tramite le attività pratiche e i progetti europei come Comenius e Erasmus di cui è stata referente.
Con la sapiente regia dei Prof. Giancarlo Roseghini, coadiuvato dai Prof Antonino Montalbano e Giorgia Rosiello, in Boxed Memories la memoria riaffiora stimolata da un’immagine, una musica, un oggetto.
Come nella Luna di Ariosto, luogo delle cose perdute e dimenticate, nella cantina della famiglia Moretti si accumulano scatoloni e ricordi, alla rinfusa.
Una riunione di famiglia, in occasione del trasloco dell’anziana madre, mette a confronto le storie di quattro fratelli e delle loro famiglie. Gli oggetti, le foto, la musica, riannodano i fili delle memorie individuali e collettive.
Un narratore esterno, regista e demiurgo dell’intera vicenda, apre e chiude il fluire dei ricordi, delle immagini e delle musiche. Come si aprono e si chiudono le pagine di un libro.
Ciò che è perduto a volte ritorna, il ricordo ci dona forza e consapevolezza.
Ciò che è perduto ritorna a volte senza che noi lo cerchiamo.
Ciò che è perduto ritorna a volte, se lo cerchiamo con forza.
Ciò che è perduto a volte, può essere per noi e per tutti.
Ciò che oggi è perduta è la Pace, che vorremmo ritrovare, per noi e per tutti.
Alla fine dello spettacolo è previsto un video con i saluti e i ringraziamenti dei docenti e studenti serbi con l’auspicio che il prossimo anno si possa ritornare ad abbracciarsi e di come la loro vita sia cambiata grazie al gemellaggio con la cittadina casalasca.
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