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Il progetto Erasmus compie 35 anni:
le celebrazioni nel Festival d’Europa

Dal 1987, il Programma ha permesso a 12 milioni di cittadini, tra cui 600mila italiani, di studiare e formarsi in Europa. Il ministro Bianchi: "Scuola e università sono il pilastro fondamentale di un mondo di pace"

Il progetto Erasmus spegne 35 candeline. Si è svolta ieri, a Palazzo Vecchio a Firenze, la conferenza ’35 anni di Erasmus: una storia di successo’, organizzata dall’Agenzia Erasmus+ Indire nell’ambito delle celebrazioni del Festival d’Europa. Hanno aperto i lavori Dario Nardella, sindaco di Firenze e Presidente di Eurocities, e Vittorio Calaprice, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Ha preso parte ai lavori anche Andrea Belluzzi, Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, l’Università e la Ricerca della Repubblica di San Marino, che ha recentemente firmato l’accordo per aderire al Programma.

Il direttore generale dell’Agenzia Erasmus Indire, Flaminio Galli, ha illustrato poi il percorso di crescita del Programma nei 35 anni della sua storia, introducendo la seconda parte dei lavori, relativa alle esperienze portate dai rappresentanti istituzionali e dagli studenti del mondo dell’università, della scuola e dell’educazione degli adulti. “Erasmus è stato e continua a essere uno straordinario strumento di coesione europea, senza dubbio il progetto più efficace e potente che abbiamo a disposizione per i giovani cittadini del continente – ha dichiarato la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa – È il programma che ha cambiato il modo in cui i cittadini percepiscono l’Europa, che ha contribuito a formare una vera generazione di europei, una generazione che ha oggi un ruolo fondamentale nel disegnare non solo il presente ma soprattutto il nostro futuro. Il ruolo di faro del programma Erasmus per lo scambio di saperi e per la diffusione di una cultura democratica lo stiamo toccando con mano anche in questi mesi di guerra, con tante richieste e attivazioni da parte delle università italiane per estendere le borse di studio Erasmus+ per gli studenti ucraini e per tutti coloro ai quali è stata concessa la protezione internazionale o che sono richiedenti asilo in fuga dalla crisi. Uno strumento concreto di solidarietà, accoglienza e integrazione”, ha sottolineato la ministra.

“L’Erasmus è stato un passaggio fondamentale della costruzione dell’Europa – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – perché ha dato alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi la possibilità di avere uno scambio quotidiano con altri studenti provenienti da diversi Paesi, di conoscersi e riconoscersi in altre scuole e università. Erasmus ha dimostrato che anche storie diverse possono diventare complementari se si impara a parlarsi. Scuola e università sono il pilastro fondamentale di un mondo di pace”, ha concluso il ministro.

“Trentacinque anni fa, con l’avvio del Programma Erasmus – ha detto il direttore generale dell’Agenzia Erasmus+ Indire, Flaminio Galli– si è aperta una nuova fase di cambiamento destinata a trasformare la cultura e le radici dell’Europa. La crescita degli scambi è stata forte e costante nel tempo: dai primi 220 studenti che partirono dall’Italia nel 1987, abbiamo superato la soglia dei 35mila giovani partiti per un’esperienza di studio nel 2021. Il senso di appartenenza all’Unione rappresenta il cemento, fondamentale e insostituibile, per dare forma compiuta a una costruzione di una casa comune europea. Per questo – ha continuato Galli – la Commissione europea ha avuto la lungimiranza e il coraggio di raddoppiare le risorse su questo fronte, rendendo il Programma Erasmus uno degli asset più importanti dell’Unione”.

La conferenza ha voluto celebrare il Programma di maggior successo in Europa attraverso il racconto diretto dei suoi protagonisti, studenti di tutte le età che hanno presentato storie ed esperienze Erasmus provenienti dal mondo dell’università, della scuola e dell’educazione degli adulti. L’evento ha ospitato anche la premiazione del video concorso ‘l’Europa che sogniamo’ di Europascuola, iniziativa promossa dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Sapienza Università di Roma e Indire, cui hanno partecipato 63 scuole da tutta Italia.

Erasmus+ offre l’opportunità di studiare, formarsi, insegnare ed effettuare esperienze di tirocinio o di volontariato all’estero; realizzare attività di cooperazione tra istituzioni dell’istruzione e della formazione in tutta Europa; intensificare la collaborazione tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione. Dal 1987, il Programma ha permesso a 12 milioni di cittadini di studiare e formarsi in Europa, di questi 600mila sono stati gli studenti italiani che hanno vissuto un’esperienza Erasmus fuori dai confini nazionali.

La conferenza è parte delle iniziative organizzate dall’Agenzia Erasmus+ Indire all’interno del Festival d’Europa, la manifestazione in corso a Firenze fino al 12 maggio, che con oltre 50 eventi porta l’Europa vicino ai suoi cittadini.

Agenzia Dire

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